Aquileia
Aquileia
Vincitore del Premio Archimede 2010, dove è stato presentato con queste parole:
“Se pensate che la vita moderna sia complicata, dovreste provare a destreggiarvi per il mercato, l’arena, lo stadio, il teatro e il Foro dell’antica Aquileia. Il gioco è Aquileia di Pier Volontè di Cielo d’Oro.”
Ogni giocatore, che rappresenta un ricco patrizio di Aquileia, possiede un certo numero di pedine (“liberti”), che può utilizzare per le principali attività: il divertimento, il commercio, la costruzione di edifici, la partecipazione alla vita culturale della città.
Ogni attività può comportare degli introiti e/o delle spese e permette di maturare punti vittoria, alcuni dei quali vengono assegnati subito, altri alla fine della partita.
La durata è data dal completamento di 6 turni di gioco. Il vincitore è il giocatore che, alla fine della partita, ha guadagnato il maggior numero di punti vittoria.
Aquileia, seconda città dell’Impero romano per importanza, era stata originariamente fondata come avamposto contro le invasioni barbariche. Da questa sua origine militare deriva la caratteristica struttura a quadrilatero, suddivisa dalle vie principali (il cardo e il decumano). Successivamente, grazie alla sua posizione strategica e all’efficiente porto fluviale, la città si sviluppò fino a diventare un importante centro politico, culturale e commerciale, famoso soprattutto per l’importazione e la lavorazione di merci preziose. Furono costruite botteghe per la lavorazione e la vendita delle merci e numerose ville patrizie, così come monumentali strutture pubbliche, come l’Arena per il combattimento dei gladiatori, lo stadio per le corse delle bighe e il famoso teatro, che completarono e arricchirono il tessuto urbano della città.
Il gioco
Il tavoliere
Aquileia a Essen – Spiel ’11