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Edizione 2025

Il PREMIO ARCHIMEDE 2025, bandito da studiogiochi, ha per tema l’ideazione di giochi da tavolo inediti.

Il Premio, dedicato al grande Alex Randolph che ne è stato presidente per le prime 7 edizioni, ha finora consentito a più di 60 autori di coronare il sogno di vedere pubblicato il proprio gioco. La partecipazione (singola o di gruppo) è aperta a tutti, senza limiti di residenza o di età. I giochi partecipanti dovranno essere spediti entro il 31 marzo 2025.

La cerimonia finale si svolgerà indicativamente a settembre 2025 a Venezia grazie alla collaborazione della Città di Venezia nel quadro di un più ampio contesto di iniziative per la diffusione della cultura ludica, anche quale efficace mezzo di prevenzione della dilagante azzardopatia.

Grazie al supporto degli editori, sarà corrisposto ai vincitori un anticipo complessivo di 3.500 euro sulle future royalties maturate dalla pubblicazione dei loro giochi.

Oltre al Premio Archimede, la giuria assegnerà altri riconoscimenti, trofei e premi di categoria quali:

  • Menzione Speciale Sebastiano Izzo al gioco che più sarebbe piaciuto a Sebastiano Izzo, indimenticato “compagno di giochi” che amiamo ricordare a ogni edizione.
  • Trofeo Cartamundi per il miglior gioco di carte. Grazie al supporto di Cartamundi, sarà corrisposto un anticipo di 500 euro sulle future royalties.
  • Trofeo QP per il design fisico più innovativo, ovvero l’uso originale e innovativo di componenti fisiche come tessere, pezzi da gioco in legno, plastica o altri materiali.
  • Trofeo Scienza in Gioco per il miglior gioco a tema scientifico di carattere didattico e divulgativo, assegnato dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IFN).
  • Trofeo SAZ Italia per l’autore italiano che meglio avrà saputo distinguersi per le sue proposte. Al vincitore l’iscrizione gratuita per un giorno a IdeaG nazionale.
  • Trofeo Interfaccia Visuale per il gioco con i migliori aspetti visivi delle sue componenti, in termini di colore, contrasto, font, configurazione spaziale e accesso alle componenti, in un’ottica di funzionalità e giocabilità del prototipo. Il premio è assegnato dal Laboratorio BoReD (Boardgame Research and Design) dell’Università di Milano. Vedi i dettagli >

Il Premio Archimede è riconosciuto dalla UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) per il suo valore socio-culturale e di aggregazione e inclusione; si tratta infatti di un’attività a carattere ludico-ricreativo e di promozione del diritto al gioco, per tutti e per tutte le età.

Il Premio Archimede collabora con la Spielwarenmesse e con il Bavarian Games Archive nell’ambito della Games Inventors Convention nel contesto dell’annuale fiera di Norimberga, un momento di incontro per gli autori di giochi di tutto il mondo, le case editrici e le agenzie.

Scaricate il bando del Premio Archimede 2025 dal menu Download, in alto a sinistra.

PIÙ GIOCHI, MIGLIORI E PRONTI DA TESTARE!

Anche quest’anno, il Premio Archimede avrà una struttura volta ad aumentare la qualità e il numero di giochi ammessi alla finale, incrementando le loro probabilità di pubblicazione.

Il processo di selezione e sviluppo. La giuria di selezione proverà e valuterà ogni gioco, procedendo in ordine di arrivo (prima il prototipo arriva e prima sarà esaminato). Al termine della valutazione, l’autore riceverà una scheda di valutazione che potrà avere uno dei seguenti verdetti:

a) NON AMMESSO ALLA FINALE: Se si ritiene che il gioco non abbia sufficiente potenzialità, non sarà ammesso alla finale e gli autori torneranno immediatamente titolari di tutti i diritti. Potranno subito richiedere la restituzione del prototipo, che avverrà a loro spese.

b) AMMESSO ALLA FINALE: Se il gioco sarà ammesso direttamente alle fasi finali, ne sarà data pronta comunicazione agli autori e scatteranno i diritti di opzione.

c) IN SVILUPPO: Questo verdetto compare nel caso in cui la giuria ritenesse che il gioco sia interessante, ma non ancora a un livello sufficiente per entrare in finale. In tal caso, gli autori potranno provare a mettere in pratica i suggerimenti della giuria entrando in una fase di sviluppo. Gli autori dovranno premurarsi di inviare eventuali versioni aggiornate dei loro giochi, che verranno così rivalutati. Questa fase procederà anche dopo il 31 marzo 2025, perché lo sviluppo NON è legato alla scadenza dell’iscrizione e potrà essere portato avanti anche nei mesi successivi.
I giochi che dopo questo processo avranno raggiunto un livello di qualità ritenuto soddisfacente, rientreranno nel caso b), gli altri nel caso a). In ogni caso il perfezionamento dei prototipi può richiedere parecchio tempo, suggeriamo quindi agli autori di iscrivere e inviare i loro giochi il più presto possibile.

La finale. A Venezia, durante la settimana precedente l’assegnazione del premio, tutti i giochi finalisti (quanto più numerosi possibile) saranno provati, riprovati e votati dalla giuria finale, composta dai redattori di molte delle maggiori case editrici del mondo. Nel corso della cerimonia finale verranno infine proclamati i vincitori del Premio Archimede 2025 e dei premi collaterali.

La pubblicazione. Con questo sistema i giochi che accederanno alla finale avranno un’altissima probabilità di essere pubblicati e trovare quindi la via della commercializzazione. Per favorire e velocizzare le scelte dei vari editori, verrà anche chiesto agli autori dei giochi finalisti di inviare più copie del loro prototipo.

CNR-IFN organizzerà la quinta edizione del concorso FOTONICA IN GIOCO. Il concorso è rivolto a tutti gli studenti degli istituti secondari di secondo grado italiani e ha come scopo la realizzazione di un gioco da tavolo originale con carattere didattico o divulgativo (www.fotonicaingioco.it). La cerimonia di premiazione avverrà contestualmente a quella del Premio Archimede e vedrà la partecipazione delle classi che avranno realizzato i tre migliori progetti.

I vincitori del Premio Archimede 2023

GIURIA

Saranno operative due giurie separate. Nel corso della prima fase della competizione interviene esclusivamente la GIURIA DI SELEZIONE, al momento composta da:

Leo Colovini (presidente)

Nato a Venezia nel 1964, Leo Colovini inizia la propria storia ludica intorno all’età di 12 anni quando conosce Alex Randolph, giocando a scacchi in un circolo di Venezia. Da sempre appassionato di giochi, rimane letteralmente affascinato dal “Maestro”, tanto da divenire uno dei più assidui frequentatori del suo studio. Partecipa con passione ai test dei giochi e non perde occasione per sottoporre al giudizio di Alex qualche idea ingenua e strampalata. Con il passare del tempo, le idee iniziano ad affinarsi e Leo riesce finalmente a presentare al severo giudizio di Alex un meccanismo di gioco interessante, che però, nonostante vari interventi di Alex, non riesce a far pubblicare. Passa un anno e la coppia elabora Drachenfels, il suo primo gioco che verrà pubblicato (Schmidt Spiele). Due anni dopo (1988), sempre in collaborazione e sotto l’egida del Maestro nasce Inkognito, pubblicato da MB, che diviene un grande successo (entra nella lista dello Spiel des Jahres, vincendo il Sonderpreis – premio speciale della critica).  Un paio d’anni dopo viene pubblicato il primo gioco di Colovini come unico autore, Die Magische Sieben (Piatnik). Nel 1993 firma, insieme con Dario De Toffoli, Marco Maggi e Francesco Nepitello, il Gioco di Ruolo Lex Arcana (Dal Negro). Nel 1993 trova finalmente il coraggio di lasciare l’impiego in banca per occuparsi  di giochi a tempo pieno. Nel 1994 esce Die Oster Insel (Blatz Spiele), entrato anche questo nella lista dello Spiel des Jahres. Negli anni che seguono, la collaborazione con Dario De Toffoli diventa più stretta, fino a diventare l’avventura di Venice Connection, fondata insieme con il Maestro Alex. Negli anni successivi, oltre a conseguire la laurea in storia con una tesi-gioco su Carlo Magno, molti suoi giochi vengono pubblicati: Carolus Magnus nel 2000 e Clans nel 2003 (Winning Moves) sfiorano la vittoria delle Spiel del Jahres giungendo nella terna dei tre nominati. Con il gioco Leo muss zum Friseur vince il Deutscher Kinderspiele Preis 2016, sfiora la vittoria del Kinderspiel des Jahres 2016 (essendo tra i tre nominati) e vince lo Spiele Hit für Kinder 2016.

Giuseppe Baggio

Uno dei migliori giocatori italiani di Shogi, grande estimatore dei giochi creati da Alex Randolph, Giuseppe Baggio è un appassionato di giochi astratti su tavoliere, ma accorre subito se c’è da provare qualche nuovo gioco, di qualsiasi tipo sia.
Insomma, giocare gli piace e per questo è diventato uno dei più attivi giurati del Premio Archimede.
Con studiogiochi ha collaborato alla stesura dei capitoli sullo Shogi (scacchi giapponesi) e sugli Scacchi eterodossi ne Il grande libro degli scacchi e alla revisione di numerose voci dell’Enciclopedia dei giochi di Giampaolo Dossena.

Federico Colovini

Figlio di Leo Colovini, play-tester, sviluppatore, redattore, traduttore e ora anche autore: non c’è che l’imbarazzo della scelta! Chissà se gli rimarrà tempo per coltivare le sue altre grandi passioni… fare il Mastro Birraio, l’Egittologo o magari rifugiarsi in un bel LARP di quelli tosti?

Piero Modolo

Nato nel 1991, è appassionato di tutti i tipi giochi (dai giochi da tavolo ai videogiochi) ma, in particolare, dei giochi di carte collezionabili (prima Yu-Gi-Oh!, ora Gwent online è diventato il suo gioco preferito).
Laureato in filosofia a Venezia, dopo la positiva esperienza di Archimede 2016 è entrato di diritto come membro fisso nella giuria di preselezione del Premio, con il compito di fare da tramite tra i giochi (e gli autori) e i giurati italiani e internazionali.
È in prima linea nel testare nuovi giochi e lavora ai vari progetti dello studio.

Dario Zaccariotto

Nasce a Dolo (VE) nel 1968 e trascorre un’infanzia giocosa.
Nei primi anni ottanta entra in contatto con il mitico MultigiocoClub di Mestre e ne diventa subito “la mascotte”, essendo il più giovane del gruppo. Per tutti diventa Darietto, per non confonderlo col suo omonimo “Darione” De Toffoli; da quando è padre, molti lo chiamano Zack ma qualche nostagico persevera con il “classico” primo soprannome.
Il contatto con De Toffoli diventa stabile e un po’ alla volta comincia a collaborare con studiogiochi: dirige tornei, sviluppa giochi da tavolo e produce rompicapo e altri giochi per riviste.
Il vero salto lo fa quando in occasione di varie edizioni del Festival Italiano dei Giochi  diventa responsabile di alcune sezioni: in quel momento “Darietto” capisce davvero cosa vuol fare da grande e presto ha l’occasione di attraversare il grande mare che separa il dire e il fare.
Il resto è attualità: scrive libri e collabora all’ideazione di giochi, ma soprattutto trova gioia nel proporre a molte persone rompicapo, specialmente quelli logici e numerici.
Poi un giorno lascia di stucco tutti quelli che lo credono un freddo calcolatore vincendo un concorso internazionale di poesia (www.centrostudivignola.it), con la prima e l’ultima composizione che abbia mai scritto.

La giuria giudicherà i giochi tenendo conto delle seguenti caratteristiche, in ordine di importanza:

  • Pubblicabilità, ovvero la possibilità che il gioco possa essere preso in considerazione dagli editori
  • Originalità dei meccanismi di gioco
  • Giocabilità, equilibrio e funzionalità dei meccanismi
  • Divertimento
  • Funzionalità del prototipo e chiarezza delle regole

È da specificare che la qualità del prototipo e soprattutto delle regole pesano poco sulla valutazione complessiva del gioco, ma sono allo stesso tempo una condizione fondamentale per poter giocare il gioco e godere di tutte le altre caratteristiche.

Nella giuria finale, presieduta da Dario De Toffoli, è confermata la partecipazione di:

Gonzalo Aguirre Bisi e Pierpaolo Paoletti (ThunderGryph, Spagna)

Gonzalo Aguirre Bisi è un appassionato giocatore oltre che game designer, professione che ha iniziato a svolgere nel 2007, cominciando come editore di video games.
Gonzalo è cresciuto tra l’Italia e il Perù per stabilirsi definitivamente a Roma, dove ha frequentato l’Università La Sapienza. Oggi vive tra Roma e Siviglia, altra città di cui si dichiara innamorato.
Dal 2014 lavora allo sviluppo di ThunderGryph, allo scopo di promuovere e pubblicare nuovi giochi da tavolo. A 5 anni dalla partenza la ThunderGryph conta già diciotto giochi pubblicati.

Pierpaolo Paoletti ha deciso di dedicarsi alla sua passione, lavorando nell’industria dei giochi da tavolo, dopo numerosi anni di esperienza nel campo della grafica.
Con opinioni ferme ma sempre espresse con gentilezza, Pier è il giocatore da tavolo più esperto all’interno del team di ThunderGryph, del quale è entrato a far parte nel 2018.
Le sue responsabilità principali si concentrano sullo sviluppo dei giochi, ma contribuisce attivamente alle modifiche strutturali per migliorare l’ergonomia dei giochi.
Inoltre, Pier si dedica alla progettazione e alla direzione artistica di alcuni dei titoli di ThunderGryph.

Hadi Barkat (Helvetiq, Svizzera)

Hadi è CEO e fondatore di Helvetiq, un editore internazionale di giochi e libri con sede in Svizzera. Progettista di giochi. Autore di libri. Appassionato di tennis. Tifoso di Roger Federer, Haruki Murakami e dei Boston Celtics.

Luca Borsa (SAZ Italia, Italia)

Nato nel 1962. Ingegnere civile, autore di giochi da tavolo e portavoce di Saz Italia, l’associazione degli autori di giochi. La passione, maturata già in tenera età, per il mondo ludico si è tramutata nella sua vita professionale, che lo ha portato all’ ideazione di decine di giochi da tavolo pubblicati con case editrici italiane e internazionali con l’amico/socio Luca Bellini. Ha tenuto corsi di game design e workshop al Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Accademia di Brera e diversi istituti superiori.
Si occupa di divulgazione ludica attraverso il gioco per educatori, insegnanti e aziende. Ha ideato con la pedagogista Sara Evangelista il format “Vieni a giocare con me!?” rivolto a genitori/educatori, realizzando più di 50 serate tematiche in scuole materne, comuni, associazioni. È uno dei fondatori di “Blob Factory” Game Studio, un gruppo di game designer (Bellini – Lanzavecchia – Obert – Borsa) che si occupa di gamification e giochi promozionali per aziende. Ha collaborato alla stesura del “Piano Giochi “ per un comune della Brianza, strumento che definisce gli obiettivi della città dal punto di vista ludico nei confronti dei suoi cittadini di ogni età. È stato speaker al TEDx Busto Arsizio con il talk “Una vita in gioco, fuori e dentro una scatola”, dove ha raccontato il mondo del gioco e le sue esperienze in ambito ludico.

Bernd e Moritz Brunnhofer (Hans im Glück, Germania)

Bernd Brunnhofer è nato nel 1946 vicino a Graz in Austria. Approda in Germania negli anni 60, studia sociologia e diventa professore universitario. Ha fondato la Hans im Glück nel 1983 assieme a Karl-Heinz Schmiel, quando pubblicarono il piccolo gioco Dodge City. I primi giochi non furono successi. Poi nel 1991 arrivò il gioco Drunter und Drüber di Klaus Teuber. Fu il primo gioco tedesco dell’anno prodotto da una compagnia piccola. Nel 1994 arrivò Manhattan di Andreas Seyfarth e nel 1996 El Grande di Wolfgang Kramer e Richard Ulrich, che furono dei successi. Nel 2001 il successo mondiale di Carcassonne di Klaus-Jürgen Wrede diede una visibilità internazionale all’azienda. In particolare le rifiniture nei dettagli grafici del gioco da parte di Bernd Brunnhofer vi hanno conferito il noto successo. Con Thurn und Taxis di Andreas Seyfarth nel 2006 e Dominion di Donald Vaccarino nel 2009 Hans im Glück ha vinto altri due premi in Germania. Bernd Brunnhofer è anche un importante autore di giochi. Le sue creazioni, come Sankt Petersburg e Stone Age sono ben note ai giocatori di giochi da tavolo. E chissà, forse sta lavorando al suo prossimo successo…
Moritz è il “figlio d’arte” di Bernd, ha man mano affiancato il padre, occupandosi in particolare del brand Carcassonne. Ora è lui il principale responsabile della prestigiosa Hans im Glück, che continua a mietere successi e a vincere premi come nessun altro al mondo.

Stefano De Carolis (Giochi Uniti, Italia)

Cresciuto letteralmente fra i giochi, essendo suo padre uno dei più grandi collezionisti di giochi da tavolo al mondo, la carriera di Stefano nel settore ludico era praticamente scontata. È infatti strategic planner per Giochi Uniti, importante distributore ed editore internazionale. Ma non sorprendetevi se al tavolo con lui come avversario subirete la sua dialettica: Stefano è anche specializzato in Relazioni Internazionali e fa della diplomazia ben più del suo passatempo. Convincerlo della bontà dei propri giochi non è facile: lavorando per l’azienda che pubblica in Italia I Coloni di Catan e Carcassonne, ci vorrà qualcosa di davvero speciale per fargli alzare il sopracciglio!

Erik de Jong & Bert Calis (999 Games, Paesi Bassi)

Nato nel 1984, Erik de Jong è appassionato di tutti i tipi di giochi da tavolo competitivi. È cresciuto con i giochi da tavolo, dato che suo padre ha lavorato nel settore dei giochi (Jumbo) per tutta la vita. Dopo essersi laureato in Leisure Management, è entrato a far parte di 999 Games nel 2007, dove ha lavorato a stretto contatto con Michael Bruinsma in vari ruoli. Attualmente è comproprietario e responsabile della gestione operativa di 999 Games.

Luigi De Luca Cuccia & Gianluca Torrente (Creative Jam, Italia)

Luigi De Luca Cuccia si avvicina al mondo del gioco nei primi anni novanta partecipando a numerose realtà ludiche, pubblica il suo primo gioco di ruolo multigenere nel 1999 e comincia a suonare musica folk, nel frattempo studia fisica e si trasferisce nella capitale. Dopo una parentesi nelle colline toscane a cui rimane particolarmente legato, torna a Roma e apre uno studio di sviluppo software.
Dal 2016 rientra nel mondo dell’intrattenimento seguendo la nascita delle Escape Room Italiane e finalmente con alcuni amici apre Creative Jam, una casa editrice di Giochi da tavolo, Giochi di Ruolo e Giochi Intelligenti nel 2022.
Attualmente Creative Jam ha iniziato a produrre i suoi primi giochi cercando di utilizzare le esperienze passate dei membri sfruttando un connubio di Giochi Logici, Escape Room e Supporti Digitali.

François Décamp (Asmodée, Francia)

È stato con AD&D, Call of Cthulhu e Zargo’s Lords che François ha scoperto per la prima volta i moderni giochi da tavolo nei primi anni ’80.
Mentre studiava scienze politiche, ha iniziato a lavorare in un negozio Jeux Descartes a Parigi nel 1987 (come lavoro da studente), e da allora non ha più lasciato il mondo dei giochi.
Ha iniziato come venditore, poi è diventato gestore di un negozio di giochi (ha ancora un negozio a Bordeaux). Ha anche lavorato come autore per Casus Belli e, per alcuni anni, come membro della giuria di Cannes As d’Or.
Ha poi lavorato per Tric Trac dal 2018 al 2022, dove ha partecipato in particolare a video tematici e, soprattutto, al Tric Trac Show, un grande talk show settimanale dedicato ai giochi da tavolo e alle persone che li creano.
All’inizio del 2023, è entrato a far parte del gruppo Asmodée come sourcing manager per Lab4games (Days of Wonder, Libellud, Repos Production e Space Cowboys).

Miriam Donda e Alessandro Montingelli (Amigo, Germania)

Miriam ha riscoperto la sua passione per i giochi da tavolo mentre studiava ecologia (biologia). Ha quindi lavorato anche nelle vendite e come consulente per giochi da tavolo di tutti i tipi. Ma per lei non era sufficiente vendere grandi giochi, voleva entrare in modo più approfondito nello sviluppo dei giochi. Per farlo, ha sbirciato dietro le quinte di Moses e Ravensburger.
Dal 2019, le è stato permesso di combinare le sue marachelle nella redazione di Amigo.

Alessandro Montingelli, nato a Milano nel 1997, è un appassionato di giochi fin da piccolo. Si è laureato a Milano e a Berlino in Design del Prodotto e Innovation Design Management, sempre con specializzazione in Game Design e Game Development. Ha presentato il suo primo gioco alla Maker Faire a Roma nel 2018 e ha fatto le sue prime esperienze di Game Development alla Ravensburger. Oggi fa parte della redazione alla Amigo.

Peter Eggert / Matthias Nagy (Deep Print, Germania)

Peter Eggert è nato ad Amburgo nel 1959, dove vive tutt’ora. Ha sviluppato la sua prima idea di gioco a dieci anni, creando un gioco da tavolo con cavalli e cowboy.
Negli anni ’70 ha studiato nell’ambito della produzione di birra; in seguito, negli anni ’80, si è occupato di protezione ambientale per un’azienda che produceva gomma.
Ma già dal 1975, iniziando a giocare di più ai giochi da tavolo, ha scoperto una passione che nel 1993 lo ha portato a sviluppare il suo primo gioco da tavolo, “Duhner Wattrennen”, da lui pubblicato autonomamente nel 1996, anno in cui ha fondato la casa editrice Eggertspiele. Nel 2003 ha pubblicato come co-designer “Global Powers” e dal 2005, con “Die Dolmengötter”, ha iniziato a pubblicare giochi di altri autori.
I primi grandi successi di Eggertspiele sono stati “Antike” nel 2005 e “Cuba” nel 2007. Nel 2012 ottiene il primo Kennerspiel con il gioco “Village”, seguito nel 2014 da “Camel Up”, che è stato il più grande successo di questa casa editrice.
Dopo aver venduto la Eggertspiele nel 2017, Peter ha lavorato per Plan B Games e infine, nel 2020, ha fondato la Deep Print Games insieme a quattro vecchi amici.
Oggi il loro gioco più venduto è “Beer&Bread”, quindi Peter è tornato ad occuparsi nuovamente di… birra!
Thorsten Gimmler (Ravensburger, Germania)

Thorsten Gimmler ha studiato ingegneria elettrica dopo la scuola. Durante gli studi, la sua passione per i giochi, che aveva già durante l’infanzia, si riaccese. Ha pubblicato recensioni di giochi sui quotidiani e poi ha iniziato a sviluppare giochi da solo, 13 sono stati pubblicati da vari editori. Dopo la laurea, ha sviluppato luci prima di trasformare il suo hobby in una professione e lavorare come Product Manager presso Schmidt Spiele per 15 anni. Dal 2020 lavora come Inventor Relation Manager presso Ravensburger, dove è responsabile del contatto con gli autori e della ricerca di nuovi giochi e dell’ulteriore sviluppo di nuove idee.

Ruud Hermsen (Gamigoo, Paesi Bassi / QP, Cina)

Ruud Hermsen ha fondato la Gamigoo nel 2018, dopo aver lavorato 10 anni per una grande azienda belga produttrice di giochi di carte e da tavolo, dove ha costruito una vasta rete commerciale in tutto il mondo. Ora rappresenta un altro produttore di giochi da tavolo, l’asiatica QP, rivolgendosi principalmente all’Europa. Oltre a questo Ruud fornisce servizi di distribuzione e localizzazione, quindi se siete alla ricerca di un buon produttore, o state cercando una consulenza per il marketing, la distribuzione, la pubblicazione e lo stoccaggio dei vostri giochi, Ruud può guidarvi lungo tutto il percorso.

Hermann Hutter (Huch! & friends, Germania)

Hermann Hutter ha fondato la Hutter Trade nel 2004 e da allora la compagnia si è affermata diventando parte integrante del mondo ludico. Con la sua casa editrice HUCH! e innovativi giochi didattici e per il tempo libero, vivaci party games e giochi strategici di diversi partner editoriali di altri Paesi, Hutter Trade ha creato il proprio profilo distintivo.
Pubblicare nuovi giochi è la grande passione di Hermann. Il successo della compagnia è comprovato da numerosi premi, come il “Toy Award 2008”, il “Kinderspiel des Jahres 2007” e il “Deutsches Spielepreis 2006”. Guidata dalla passione per il gioco, la creatività, il design e un interesse per le ultime tendenze, HUCH! si impegna da sempre a creare giochi innovativi che puntano a divertire a lungo. Hermann Hutter è anche un retailer di grande esperienza che gestisce con successo numerosi negozi.

Kevin Kichan Kim (Mandoo Games, Corea)

Kevin Kichan Kim è nato nel 1976 a Seoul. Durante gli studi universitari in robotica, è rimasto affascinato dai giochi da tavolo. Nel 2002 ha aperto un Boardgame cafè a Seoul, espandendosi fino a realizzarne ben 16 sparsi in Corea. In seguito ha cominciato a sviluppare giochi personalmente, ha fondato la Korean Association of Boardgame Industry e il Korea Boardgame Con. Nel 2010 è entrato a far parte della Korea Boardgames come capo dello sviluppo della produzione. Alla KBG, ha diretto la localizzazione di circa 150 giochi, tra i quali Coconuts, Abraca…What? e altri. Ha lasciato la KBG nel 2015 ed è entrato in Happy Baobab come VP, aiutando piccoli editori asiatici a sviluppare i loro prodotti e a trovare distributori in occidente. Dalla primavera 2017 dirige la casa editrice Mandoo Games come CEO, con la missione di portare alla luce bei giochi con magnifica grafica.

Simone Luciani (Cranio Creations, Italia)

Nato nel 1977, Simone Luciani muove i passi all’interno del mondo ludico prima come giocatore, poi come autore dilettante. Partecipa più volte al premio Archimede fino a vincere il premio per il miglior gioco di carte con Portobello Road, che sarà il suo primo gioco pubblicato da Piatnik come Frutti di mare. Dopo qualche altra pubblicazione, arriva a vincere il premio archimede con Marco Polo, che poi verrà pubblicato da Hans im Glück e vincerà il Deutscher Spiele Preis.
Dal 2013 comincia a collaborare con l’editore milanese Cranio Creations, per cui oggi riveste il ruolo di responsabile della selezione e sviluppo dei giochi, oltre che di autore e sviluppatore. Nel 2016 lascia il lavoro di educatore, che ha svolto per 15 anni, per dedicarsi completamente alla creazione di giochi.

Wolfgang Lüdtke (Kosmos, Germania)

Wolfgang diventa appassionato di giochi cominciando a recensirli e collezionarli. Ma quando Peter Neugebauer gli presenta l’inventore di giochi Klaus Teuber e sua moglie Claudia (circa 30 anni fa), dall’incontro nasce una speciale amicizia, e da quel momento Wolfgang diventa membro attivo nelle prime fasi dello sviluppo di nuovi giochi.
La sua carriera come editore comincia quando entra nella nuova azienda TM-Spiele GmbH, la quale comincia molto presto a concentrarsi sull’attività di consulenza per altre case editrici di giochi.
Ha modificato e sistemato giochi pubblicati sotto i marchi Goldsieber e KOSMOS fino al 2013.
Wolfgang ritiene che uno dei suoi punti di forza principali sia l’abilità di riconoscere in un prototipo le potenzialità di diventare un buon gioco. Ora, come editor alla KOSMOS, continua a prendersi cura dei giochi per famiglie e per adulti, e a essere coinvolto nelle prime fasi dello sviluppo dei giochi.

Umberto Rosin (Tana dei Goblin, Italia)

Presidente e co-fondatore dell’Associazione La Tana dei Goblin Venezia, si dedica all’organizzazione di eventi ludici, convention e tornei, partecipando alle più importanti kermesse internazionali del mondo del gioco. Con un dottorato di ricerca ha tenuto diverse conferenze sul gioco (Lucca, Ferrara, Venezia). Preferisce giochi in stile euro-games (o German games) ma la sua esperienza si estende ai giochi di carte tradizionali e collezionabili, giochi di ruolo, wargames, party games fino ai classici di sempre.

Dieter & Severin Strehl (Piatnik, Austria)

Pronipotedel fondatore della Piatnik, lavora presso l’azienda dal 1983. È Amministratore Delegato dall’aprile 1995.

Jay Tummelson (Rio Grande Games, USA)

Laureatosi all’Università dell’Illinois, inizia a lavorare nel campo dell’elaborazione dati a 19 anni. Compiuti i 50 anni decide di seguire la sua passione per i giochi, iniziata sin dall’infanzia, e lascia il settore dell’informatica per andare a lavorare per Mayfair Games. Dopo due anni fonda Rio Grande Games, con cui inizia a pubblicare giochi in proprio (inclusa la collaborazione con altri editori per pubblicare giochi nella loro lingua) e collabora con case editrici straniere per pubblicare i loro giochi in inglese. Dal 1998 Rio Grande Games ha prodotto più di 750 giochi, alcuni dei quali hanno vinto dei premi, tra cui Dominion, che ha vinto lo Spiel des Jahres nel 2009. Oltre a Dominione e alle sue numerose espansioni, i loro giochi più noti sono Race for the Galaxy, Roll for the Galaxy, Tikal, Bohnanza, Friday, Power Grid, Concordia, Puerto Rico, Torres, ColorettoRicochet Robots, Carcassonne e Lost Cities. Recentemente ha iniziato a supportare nuovi designer partecipando a concorsi di game design, come il Premio Archimede, per poi pubblicare i loro giochi.

Matthias Wagner (Pegasus, Germania)

Matthias ha (ri)scoperto il suo amore per i giochi da tavolo durante il periodo universitario. Dopo la laurea in psicologia, ha lavorato presso AbacusSpiele come redattore e product manager per quasi 10 anni. Dopo un breve periodo presso Heidelbär Games, nell’estate 2021 è entrato a far parte del team Pegasus Spiele. Gli piacciono i giochi eleganti con regole chiare, che creano un’esperienza di gioco più profonda di quanto ci si aspetterebbe a prima vista.

Tobias Weierstraß (Moses, Germania)

Tobias gioca da tutta la vita. Ma è stata la sua prima visita a una fiera dei giochi da tavolo che ha segnato l’inizio della sua passione per questa industria. Quel che ama di più sono i giochi che hanno un vero impatto sul gruppo di giocatori, che si tratti di una speciale combinazione nel modo di comunicare e collaborare tra loro, o della pianificazione di una cospirazione segreta. Lavorare come editor di giochi significa addentrarsi proprio in queste entusiasmanti esperienze di gruppo.

Frank Weiss (Game Factory, Germania)

La giuria internazionale dell'edizione 2023

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