Venezia, 12 agosto 2024
Mai come quest’anno la mia partecipazione è stata in dubbio.
Il problema è la location, che mi mette in forte disagio. È perfetto dal punto di vista logistico, ma il JW3 è un centro di cultura ebraica e in qualche modo è connesso con Israele.
Vero che in anni passati non c’è mai stata la minima interferenza, semplicemente le MSO affittano parte della struttura per il periodo delle gare, ma data la situazione quest’anno sarebbe stato molto meglio se avessero cambiato sede.
Alla fine però ho deciso comunque di andare, dopo una lunga chiacchierata con Etan Ilfeld, l’organizzatore, che mi ha dato garanzie di neutralità e che è sceso personalmente in piazza contro Netanyahu.
E poi diciamocelo, alla mia età quante altre volte avrò la possibilità di partecipare? Poche… e quelle poche non posso lasciarmele sfuggire!
Con me ci sarà il solito Riccardo Gueci, insieme ci divertiamo sempre a vincere qualche medaglia e a competere per il Pentamind Senior. A proposito di Senior, passano gli anni e sempre più giocatori passano i 60. Quest’anno a contrastarci ci sarà anche il sempre pericoloso Daniele Ferri, che ha promesso una bella battaglia: sarà divertente!
Fra gli altri italiani dovrebbero esserci Francesco Salerno e Maurizio De Leo, entrambi specialisti di giochi astratti.
Tornerà anche Dario Zaccariotto, che l’anno scorso si è ben divertito, ma solo per qualche giorno.
Ecco intanto il programma completo, quello mio personale e quello di Dario Zaccariotto.
Dario De Toffoli
ITALIAN PLAYERS MEDAL TABLE | ||||||
N. | NAME | GOLD | SILVER | BRONZE | TOTAL | |
1 | Dario De Toffoli | 4 | 3 | 1 | 8 | |
2 | Riccardo Gueci | 1 | 1 | 4 | 6 | |
3 | Daniele Ferri | 1 | 1 | 0 | 2 | |
4 | Francesco Salerno | 1 | 0 | 4 | 5 | |
5 | Dario Zaccariotto | 1 | 0 | 1 | 2 | |
5 | Maurizio De Leo | 0 | 3 | 2 | 5 | |
TOTAL | 8 | 8 | 12 | 28 |
MEDAGLIE PER DISCIPLINA
Acquire
Dario De Toffoli
Henk Van Der Wijk
Ali Safa
Backgammon 4×11 pt
Saravanan Sathyanandha
Benjamin Andrews
Dario De Toffoli
Backgammon – Nackgammon
Martyn Hamer
Dario De Toffoli
Marian Curcan
Backgammon Overall Championship
Martyn Hamer
Dario De Toffoli
Mahmoud Jahanbani
Chess – Rapid (25 min)
Riccardo Gueci
Christopher Russel
John Richardson
Dominion
Matt Tucker
William Faulks
Francesco Salerno
Draughts
Michal Janicki
Andres Kuusk
Maurizio De Leo
Go-Moku
Madli Mirme
Maurizio De Leo
Florian Jamain
Hare and Tortoise
Andres Kuusk
Michael Alishaw
Riccardo Gueci
Hive
Francesco Salerno
Pedro Álvarez Ruiz-Dorizzi
Maurizio De Leo
Kamisado
David Pearce
Kevin Kaido Kallikorm
Francesco Salerno
King’s Cribbage
Samantha Smith
Dario De Toffoli
Martin Thompson
Lost Cities
Dario De Toffoli
Alex Freeland
Ricardo Jorge Gomes
Mastermind
Dario Zaccariotto
Martin Thompson
Marc Tastet
Othello
Marc Tastet
Héctor Fonte Guerra
Francesco Salerno
Pentamind Abstract Cumulative
Florian Jamain
Maurizio De Leo
David Pearce
Pentamind Senior
Dario De Toffoli
Riccardo Gueci
Marc Tastet
Poker – Amateur WC (Best 3)
Martyn Hamer
Tung Yat Cheng
Riccardo Gueci
Poker – 5 Card Draw
Tung Yat Cheng
Daniele Ferri
Alain Dekker
Poker – Pineapple
Chris Marshall
Martyn Hamer
Riccardo Gueci
Rummikub
Dario De Toffoli
Juhan Shim
Dario Zaccariotto
Twixt
Florian Jamain
Maurizio De Leo
Nuno Torres
Francesco Salerno
VEGEtables
Daniele Ferri
Héctor Fonte Guerra
Riccardo Gueci
CRONACHE DAI TAVOLIERI
Mind Sports Olympiad XXVIII
LONDRA – 18-26 agosto 2024
Eccoci pronti per la 28ª edizione delle Mind Sports Olympiad, in programma a Londra dal 18 al 26 agosto, io volerò il 16.
Dopo qualche incertezza dovuta soprattutto alla location non proprio ideale, ho deciso di partecipare anche quest’anno e sarà la 25ª volta su 28 edizioni!
Alla mia età quante altre volte avrò la possibilità di partecipare? Poche… e quelle poche non me le lascio sfuggire! Fin che ce la faccio dignitosamente, io partecipo!
Con me ci sarà il solito Riccardo Gueci, insieme ci divertiamo sempre a vincere qualche medaglia e a competere per il Pentamind Senior… è il nostro parco giochi!
A proposito di Senior, passano gli anni e sempre più giocatori passano i 60. Quest’anno a contrastarci ci sarà anche Daniele Ferri, che ha promesso una bella battaglia: sarà divertente! Sono andato a trovarlo a Ferrara e abbiamo fatto una giornata di full immersion rispolverando un sacco di tavolieri: sarà un avversario pericoloso, ve lo dico io, ma nello stesso tempo contribuirà ad arricchire il bottino della squadra.
Fra gli altri italiani dovrebbero esserci Francesco Salerno e Maurizio De Leo, entrambi specialisti di giochi astratti, e tornerà anche Dario Zaccariotto, che l’anno scorso si è ben divertito, ma solo per qualche giorno. Poi vedremo chi altri si presenterà ai nastri di partenza.
A parte la giornata ferrarese, gli unici altri miei allenamenti sono state un po’ di partite da solo, giocando IO contro ME a Kings Cribbage (un incrocio fra Cribbage e Scrabble): ci sarà il Campionato del Mondo e io ci provo, punto direttamente alla vittoria (ahahah) anche se sono l’unico italiano che lo pratica. Un po’ di tornei di Poker e di Backgammon. Proverò a difendere il titolo di Acquire, anche se probabilmente mi costerà la partecipazione ai tornei di Hold’Em e di Mensa Connection. Poi Lost cities, Hare & Tortoise, Cribbage, Sei (6 nimmt), Rummikub, Domino 5s&3s, forse Azul, forse Ticket to Ride, forse VEGEtables. Peccato abbiano tolto Triolet, dove lo scorso anno con Zaccariotto abbiamo fatto l’accoppiata.
E se la stanchezza sarà troppa… rinuncerò a qualcosa.
Nelle immagini il programma completo e quello mio personale.
Si parte col campionato mondiale di Twixt alle 10am. Girone andata e ritorno, con solo 4 giocatori, forse gli altri spaventati dal 9 volte campione Florian Jamain. Giocare dal vivo è meno facile che online, Florian fa un errore e vado in posizione vincente; però intelligentemente crea complicazioni e finisco i 15 minuti senza incremento, perdendo in una posizione vinta. Vinco tutte le altre tranne il ritorno con Florian e ottengo la medaglia d’argento.
Si continua con Hive alle 2pm: 11 giocatori agguerritissimi; vince l’italiano Francesco Salerno. Io perdo con lui (troppo forte per me) e per il tempo con uno juniores spagnolo, in posizione pari. Vinco le altre 3 partite e porto a casa il bronzo, dietro ai due summenzionati.
Infine 4 turni di Shogi (gli scacchi giapponesi) alle 7pm; ci sono gli esperti e non ho velleità. Inaspettatamente vinco due partite con degli attacchi non convenzionali, ma perdo sia con l’eventuale medaglia di Bronzo che con quella d’Argento (Natasha Regan). 2-2 soddisfacente e tempo di andare a dormire. Si ricomincia domani con LOA e Patchwork.
Beh, anche quest’anno è cominciata e il Dream Team italiano non delude.
Raga, ormai quasi ci credo anche io, Acquire è il mio gioco di elezione: ho vinto l’oro per il terzo anno consecutivo, portando a 12 le mie medaglie della specialità (6/4/2)… ma dicono che è un gioco di fortuna, ahahahah.
Ieri però per me un mediocre 3/6 a backgammon, mentre le medaglie sono arrivate dai nostri astrattisti.
Frasco (Francesco Salerno) fa il suo dovere e guadagna l’oro a Hive, dove viene considerato il più forte giocatore al mondo. A Twixt invece argento per De Leo, che cede solo al campionissimo francese Florian Jamain. Bronzetto (non vi dico il perché del diminutivo) di nuovo per Salerno. Non contento, Frasco in serata si becca anche un inatteso e assai prestigioso bronzo (questo sì un vero bronzo, direi un bronzone) a Dominion. Entrambi poi han chiuso a 4/6 nel combattutissimo torneo di Lines of Action… e poteva andare meglio.
E poi i pokerini serali, segnati come al solito da incapacità gestionali… ma noi lo sappiamo e ce ne siamo fatti una ragione. Exploit di Daniele Ferri, che al suo esordio pokeristico si becca un fantastico argento nel 5-card draw (io ottavo, vado all in con tris di 9 in mano e trovo Alan Dekkar con 3 Assi…); nell’Hold’em io fuori presto, due volte KK scoppiati da A-3s (colore) e 10-10. Gueci resiste e nei pressi del tavolo finale gli capita una mano clamorosa; finisce all in pre-flop con QQ vs A-10s; flop 699, bene così, turn 9, ancora bene, basta che non scenda un Asso; e l’asso non scende, ma – ormai l’avrete capito – scende il quarto 9: poker in tavola e piatto all’avversario con l’asso alta ahi ahi ahi, chissà se l’avrà digerita!
E domani si ricomincia: farò Azul o di nuovo backgammon? Al momento proprio non lo so, deciderò all’ultimo momento… e questo è il bello delle MSO.
Dulcis in fundo, una notizia clamorosa. Ormai è ufficiale e si può dirlo, le MSO nel 2025 si terranno in Spagna, a Palma di Maiorca dal 13 al 20 aprile; stay tuned!
Notte rumorosa e con poco sonno, si ricomincia con LOA alle 10am. Una fantastica delegazione di 30 bambini e ragazzini coreani invade la sede di gioco. Inconfondibili con le tutine blu e con le premurosissime accompagnatrici in tutina gialla. Ma ci sono anche campioni del pentamind come James Heppel e Ankush, e i forti Marc Tastet e Florian Jamain.
Alla prima partita il mio giovane avversario coreano perde sangue dal naso. Vinco, ma la scena sembra uscita da un film di Tarantino. Vinco con un secondo coreano più forte e poi (per un soffio) con una terza coreana ancora più forte. Al quarto turno perdo con James Heppel (eventuale campione imbattuto). Al quinto turno vinco contro il forte David Pearce una partita tiratissima. Me la gioco al secondo tavolo contro Tim Hebbes per l’argento, ma perdo e con 4/6 sono fuori dalle medaglie.
Patchwork; in teoria questo è il mio evento, ho vinto l’oro in passato e ho un ottimo elo su BGA, ma giocando dal vivo mi distraggo con i pezzi e la contabilità. Le ore di LOA mi hanno stremato… ci vedo doppio e perdo contro un avversario abbordabile al primo turno. Nonostante un sacco di erroracci atipici vinco le due successive. L’esperienza non basta alla quinta, il sorteggio dei pezzi è sfavorevole e sono troppo stanco per fare magie. Vinco l’ultimo turno, c’è un giocatore a 6/6 e tre a 4/6 tra cui io. Per spareggio tecnico sono quarto e torno in hotel alle 10:15pm dopo più di 12 ore di gioco e tanta delusione 🙁
Scusate la boria, ma sono certo che se avessi giocato solo Patchwork avrei vinto almeno l’argento.
Domani si ricomincia, ma forse non ho più il fisico per 8 giorni da 12 ore di gioco.
Oggi c’è Draughts, la dama internazionale. Io di solito gioco l’italiana, ma dovrei cavarmela. Al primo turno vinco con un bambino coreano carinissimo che avrà l’età di mio figlio. Al secondo turno un ragazzino coreano molto coriaceo ma prevalgo con un bel tiro. Al terzo turno Tony Boyle, un inglese forte alla dama inglese (sorpresa): gli prendo un pezzo ma mi fa un blocco. Fortunatamente si fa un auto-tiro e vinco. Al quarto turno dramma. Gioco con l’estone pluricampione di Pentamind Andres Kuusk, che gioca anche alla dama russa. A metà gioco offro la pari ma rifiuta. Verso il finale io ho 40 secondi e Andres 25. Vedo un tiro chiamato “Spezialetto” con le regole di maggioranza che non ci sono alla dama russa: Andres ci cade e andiamo in un finale vinto con due dame e pedina contro quattro pedine. Lui comincia a giocare superblitz lanciando i pezzi sulla damiera, spesso fuori dalle caselle mentre io perdo tempo ad aggiustarli. La mancanza di incremento mi è di nuovo fatale e perdo per tempo, quando Andres è rimasto a 2 secondi e mancano un paio di mosse alla vittoria. Dopo il turno faccio un reclamo, ma l’arbitro mi dice che avrei dovuto fermare l’orologio e fare aggiustare i pezzi nel tempo dell’avversario, invece che protestare dopo. Vinco altre due partite abbastanza facilmente e perdo con l’imbattuto specialista Michael Janicki. Alla fine 5/7, un bronzo e tanti rimpianti.
La sera Boku, 5 in fila esagonale con cattura simile a Pente. Non si può giocare online, quindi nessun allenamento. Il gioco è già da malditesta, figuriamoci 10 turni andata e ritorno, 20 partite dalle 5 alle 10 di sera. La solita infornata di coreani, ma a Boku menano… una ragazzina carinissima con l’età in singola cifra mi distrugge 2-0, ed un ragazzo sui 16 batte Andres. Nei 40 minuti di pausa cena mangio Santo Rocco (cit) e l’abbiocco digestivo non aiuta. Finisco senza infamia e senza lode, nel primo terzo della classifica. Qualche buona pari (con Tim Hebbes e Madli Mirme ) ma molte pari anche con giocatori più deboli. Ancora una volta l’assenza di incremento miete vittime, Andres perde per tempo con Tim e Madli addirittura perde un secondo a zero all’ultimo turno.
Martedì 20. Rinuncio al torneo di Azul e opto per il backgammon. Al mattino torneino con 6 turni a 1 punto e finisco con un dignitoso ma inutile 4/6. Pomeriggio Nackgammon, un po’ più tecnico e qui finiamo in 3 a 5/6. C’è la questione dello spareggio tecnico per decidere le medaglie; quando mancano ancore 2 risultati io sono in testa con median buchholz 17 contro 15,5 di Curcan e 15 di Hamer; finisce una partita e quello che aveva giocato contro di me perde, Curcan sale a 16,5 e Hamer a 16; ultima partita e ancora quella che aveva giocato contro di me perde, così io rimango a 17, Curcan rimane a 16,5 ma Hamer sale anche lui a 17. Stesso median buchholz, tocca vedere il buchholz completo e la spunta Hamer di un pelo… a lui l’oro (comunque meritato!) e a me l’argento. Accontentiamoci!
Bellissimo lo squadrone di ragazzini coreani, parecchi dei quali hanno giocato anche a backgammon.
Nel 7-card serale mi devo accontentare tare del 5° posto… quest’anno il poker non ingrana!
Intanto Maurizio De leo si guadagna un ottimo bronzo a Dama Internazionale.
Sottotono Gueci che nel 7-card esce per una svista: col 5 esposto, pensa di avere altri due 5 in mano, ma quando li gira sono due 4… ahi ahi.
Mercoledì 21. Ancora backgammon. Torneo agli 11, perdo una sola partita e guadagno il bronzo, direi accettabile: per una volta il buchholz mi è stato amico, devo segnarmela nel calendario!
Imbarazzante invece il poker, perché questa volta la svista la faccio io; giochiamo a Pineapple e alla prima mano scendono 6-9-10 senza colori; ho in mano 7-8 e con la mia scala nut spingo; mi segue un giocatore principiante. Scende un 8, ok, la mia scala non è più nut, ma la giudico comunque vincente; il problema è che quello che è sceso non era un 8, ma un 9 e quando me ne accorgo è ormai troppo tardi, l’avversario aveva 9-10 e ha chiuso full. Player out. Con l’età la vista migliora, eh. Vabbè, che ci devo fare. Mi fermo comunque e faccio il dealer per il resto del torneo… credo abbiano apprezzato.
Intanto esplode Gueci che a scacchi con una prestazione brillantissima mette in fila tutti e guadagna l’oro, che tiene al collo per tutta la sera. Gasatissimo, prende anche il bronzo a Pineapple.
Peccato per Salerno che finisce secondo a pari ad Abalone, con un fantastico 5/6… ma si deve accontentare della medaglia di legno.
Un po’ presto per ragionare sul Pentamind, ce solo da notare il persistere dell’incongruenza di regolamento grazie alla quale è possibile qualificarsi con soli “german” senza alcun gioco classico. E c’è chi, giustamente, ne approfitta. Vi spiegherò, ma che ci volete fare, gli organizzatori hanno preferito lasciare le cose come stanno.
Prima mattina con “Amazzoni”, un gioco sottovalutato. La partecipazione è ridotta a causa della concomitanza con gli scacchi, ma comunque per circa 30 persone i 5 turni previsti sono pochi. Vinco le prime abbastanza facilmente, poi mi scontro con Natasha Regan. Ho un certo vantaggio in apertura, ma mi rilasso troppo e mi trovo indietro di pochi punti. Quando la partita è ormai finita, l’orologio senza incremento sembra punire la mia avversaria, ma memore dei giorni precedenti faccio un gesto di fair play e abbandono quando a lei resta un secondo e tre mosse da fare. Vinco l’ultima e con 4/5 siamo in tre a pari merito. Argento a Natasha, bronzo a Marc Tastet e legno per me. Florian Jamain vince l’oro imbattuto.
Si prosegue con Abalone. Sei turni, 4 vittorie su 6, perdo con Marc e con Francesco Salerno. Quest’ultimo chiude a 5/6 ma solo medaglia di legno per gli spareggi.
Infine la sera Quoridor. Il parterre è da paura: ci sono due/tre forti specialisti, Florian, Francesco, Andres Kuusk ed in questo gioco anche i coreani sono molto forti. Per dare un’idea del livello, dopo 4 turni Andres aveva solo due punti e David Pierce (oro qualche anno fa) aveva vinto solo con il Bye. Chiudo a due su sei, facendomi stampare sia dalla ragazzina coreana del post di ieri, sia da sua madre 🙂
Ottimo ancora una volta Frasco, che chiude a 4/6, giocandosela con l’eventuale bronzo all’ultimo turno.
Si comincia con Othello. I coreani giocano a tri-hexa, quindi solo 10 giocatori ma molto agguerriti. Perdo con l’ex campione del mondo Marc Tastet, poi due derby con italiani. Riccardo Gueci perde per una svista in medio gioco. Con Frasco (Francesco Salerno) inizio bene, poi non vedo un accesso e perdo un angolo. Sembra che non ci sia nulla da fare, ma recupero punti nel finale… Alla fine perdo 31-33 !
La mancanza di incremento fa un’altra vittima, un forte giocatore perde contro Frasco per tempo mentre girava l’ultima pedina in una partita vinta. Alla fine oro a Marc, argento al forte juniores spagnolo Hector e Frasco spunta un bronzo a 3/5 per i miracoli del quoziente.
Si continua con Oware, dove di solito me la cavo, ma questo non è il mio anno. Vinco la prima con un ragazzo coreano. Poi vinco 26-22 una partita tiratissima contro uno specialista messicano venuto appositamente per questo torneo e che alla fine vincerà l’argento. Vinco anche la terza contro il sempre forte Florian Jamain . Al quarto turno perdo contro Paul Smith, che vincerà l’oro imbattuto. Al quinto pesco “sotto”, una signora coreana che gioca bene, ma non al livello dei precedenti avversari. Mi porto sul 21-10 con un granaio da 10 e penso sia fatta. Invece faccio un primo errore… Poco male, sono sempre in vantaggio. Secondo errore, la partita diventa combattuta… Terzo errore in poche mosse, perdo una partita incredibile, che mai avrei pensato di perdere. Finisco a 3/5 e la signora coreana prende un bronzo inaspettato.
Chiudiamo con Kamisado, un delirio di colori, girone all’italiana con solo 6 giocatori. Frasco mi chiarifica le regole prima dell’inizio e proviamo: ne vinco una, non arrivo ultimo e tanto mi basta.
Ancora una notte con poco sonno, decisamente soggiornerò altrove in futuro.
La mattina comunque sono fresco per Breakthrough, un bel gioco ma che non pratico (ho giocato l’ultima volta 4 anni fa).
Perdo per una mossa con David Pearce (bronzo alla fine), una partita che potevo vincere. Non c’è partita invece con Tim Hebbes(oro alla fine) e Andres Kuusk che mi battono abbastanza facilmente. Finisco a 2/5.
Al pomeriggio mi sono iscritto a Gomoku, un gioco tecnico di cui non conosco il protocollo di apertura: con l’abbiocco ho paura di fare una figuraccia, anche perché le molte defezioni lasciano solo buoni giocatori. Considero di passare al torneo di varianti scacchistiche, ma alla fine mi faccio convincere perché rimangono solo 4 giocatori. Girone all’italiana con ritorno.
Prima partita con la specialista estone Madli Mirme; difendo solamente e sono estatico quando mi propone la pari: mezzo punto più del previsto. Al ritorno mi distrugge: è molto divertente la sua risatina incontrollata quando vede le mie semplici minacce sul tavoliere.
Al secondo turno Florian Jamain . Ancora una volta difendo in continuazione e riesco a fare addirittura due pari. Al terzo e ultimo turno l’altro specialista estone Kevin Kallikorm. Incredibilmente si distrae due volte e riesco a vincere entrambe le partite.
Porto a casa un argento *davvero* inaspettato. Mai dire mai.
Sono stati due giorni veramente trionfali, per me e per la squadra… e non è che mancassero gli avversari, c’erano tutti i più forti a competere. Cominciamo con l’elenco, poi i dettagli:
Lost Cities: ORO De Toffoli
Mastermind: ORO Zaccariotto
Hare & Tortoise: BRONZO Gueci
Rummikub: ORO De Toffoli, BRONZO Zaccariotto
Othello: BRONZO Salerno
Vegetables: ORO Ferri, BRONZO Gueci
Kamisado: BRONZO Salerno
Go-moku: ARGENTO De Leo
Lost Cities. Sempre simpatico questo torneo, con oltre 40 giocatori e la presenza di tutti i top. E per una volta il Buchholz mi è stato favorevole. Finisco primo a 9/12 a pari merito con altri 3 giocatori e mi aggiudico l’oro per spareggio tecnico. Vi spiego come funziona. In caso di parità si conta la somma dei punti fatta dagli avversari incontrati e siccome io avevo cominciato vincendo tutte le prime partite, mi è capitato di incontrare i giocatori più forti (si giocava col sistema svizzero). Si chiama Buchholz dal nome del tedesco che l’ha proposto. E quando ti è favorevole gli altri ti dicono “ma che bel buchholz che hai…” (la battutina becera la devi mettere in conto 🤷♂️).
Mastermind. Il vecchio Zack parte con un unico obiettivo, l’oro. E lo vince alla grande, malgrado un parterre di tutto rispetto. E’ il più forte, si produce in split e autosili e vince meritatamente. E si commuove.
Io e Gueci non partecipiamo al Mastermind e optiamo per Carotine (H&T), presente l’autore David Parlett. Dovrebbero esserci 4 turni, ma complice l’inadeguatezza organizzativa, ci dovremo fermare a 3, solo i primi 4 della classifica faranno la quarta partita come tavolo finale. Gueci finisce 3° e io 4° a pari merito con Madli Mirne, ma passa lei per minor numero di carotine all’arrivo. Uhmmmm… Nella finale Gueci conferma il terzo posto e guadagna il bronzo; vince meritatamente Andres Kuusk con 4 vittorie su 4.
Serata col Rummikub, vinco 5 partite su 6 e sono primo assieme ad altri 3, tra cui Zaccariotto. Di nuovo prevalgo per spareggio tecnico (che Buchholz!) e mi aggiudico l’oro col bronzo a Zack. Mi verrebbe un po’ da recriminare per la ridicola partita persa con Kuusk, che non è un vero esperto del gioco. Sono in totale controllo con ancora 7 minuti nell’orologio, mentre Kuusk ha 42 secondi e sembra in palese difficoltà. E’ costretto a calare un tris basso e sostanzialmente si accorge di avere la chiusa in mano senza che io lo abbia aiutato con nessuna tessera. Vabbè, visto com’è finita non posso certo lamentarmi. E’ la settima vittoria a Rummikub, esattamente quante ne ha Ferri.
Ferri comunque vince facilmente il suo Vegetable e delle medaglie di Salerno e De Leo vi raccontano loro nelle loro cronache, che comunque ospiteremo in questo sito.
Per quanto riguarda la classifica per nazioni, l’Italia è saldamente in seconda posizione… ma gli inglesi sono presenti in massa e guadagnano medaglie anche nei giochi di parole e a quiz, preclusi a tutti gli altri.
Ora bisogna conciare a parlare di Pentamind, la classifica combinata generale.
Io sono in top 10 con 433 punti e posso ancora migliorare (anche gli altri, però); al comando un nome ben noto, l’estone Andres Kuusk con 487 sul portoghese Nives a 471 e al cinese di Hong Kong Cheng. Ma la strada è ancora lunga.
Nella classifica Senior sono in testa e a inseguirmi ci sono il francese Tastet (378), Gueci (376) e Ferri (365). Lotta serrata dunque, per il podio.
Nel sito ufficiale trovate tutto: mindsportsolympiad.com/
Dicono che i sequel dei film non abbiano mai la forza dei primi, che le minestre riscaldate non abbiano lo stesso sapore… e dopo queste premesse chiediamoci dunque se la seconda volta poteva essere stata migliore della prima o era una battaglia persa in partenza?
A caldo mi verrebbe da dire di sì: malgrado nel 2023 l’emozione del primo ingresso (con tanto di segnalazione migliorativa allo staff: “Ehmmm… rispetto a chi guarda il secondo gradino del podio è alla sinistra del primo, non alla sua destra”), le sfide con i nomi storici dei giochi da tavolo e l’inatteso bottino di medaglie, nel 2024 la bilancia pende in giù grazie al fatto che è stata una gita familiare e non individuale, più Londra, più gare e l’oro nel Mastermind, esattamente 40 anni dopo il titolo italiano di Mastermind Attivo, in un torneo con un’ottima partecipazione e buon livello di gioco. Saldo medaglie rispetto al 2023, probabilmente positivo… ma non sono del tutto sicuro: un oro convertito in due argenti e un bronzo rispetto allo scorso anno. Un oro (specie nel mio caso se preso proprio a Mastermind) è un oro, ma quanto vale rispetto agli altri metalli? Divago sulle “Olimpiadi atletiche”: è giusto che nel medagliere olimpico estivo Dominica (1 oro, nient’altro) sia davanti a Malaysia (8 argenti e 7 bronzi)? Oppure un oro dovrebbe, per esempio, “pesare” 10, un argento 3 e un bronzo 1? Chiusa parentesi.
Negli altri tornei pre-Mastermind:
- solita figuraccia a Backgammon;
- tavolo finale di Poker Pineapple ma sempre a giocarmi il ruolo di chip-bigaz (il giocatore più corto al tavolo, N.d.Z.), quindi uscito per sesto con una mano comunque giocata in malo modo;
- partenza con il botto a Lost Cities però, tipo la lepre delle gare di corsa, superato e finito nel dimenticatoio.
Dopo l’euforia del Mastermind toccava a Rummikub: il gioco lo conosco ma pochissimo allenamento nelle partite testa a testa. Perdo la prima con Ankush (ci sta il risultato, molto meno il modo, tanto che mi son chiesto se fosse meglio prendere anzitempo la via degli spogliatoi)… per fortuna resto e vinco tutte le altre (compresa la sfida con Daniele, incredibile!): mi ritrovo nel gruppetto dei primi e il Buchholtz mi penalizza rispetto a due su tre, per cui comunque conquisto un bronzo. Insperato.
Torno il venerdì per il solo Domino 5&3: parto malino, mi riprendo… scopro che tagliano un turno dal programma nel momento in cui termina e sono terzo a pari merito con altri (ma con il Buchholtz peggiore) per cui medaglia di balsa più che di legno.
Alla seconda partecipazione mi resta comunque un “rammarico”: davanti a un gioco per me nuovo (per esempio Arizona) e a chi, forse, avrebbe potuto spiegarmelo, anche quest’anno mi è rimasta tra i denti la domanda: “Do you know play Arizona?” per vedere – non troppo di nascosto – l’effetto che fa… Sarà per la prossima volta, prima o dopo arriverà quel momento!
La cosa più notevole è che ho preso un po’ di raffreddore…a queste convention si stringono tante mani, è quasi inevitabile.
Non sono rimasti molti giochi, mi butto su Chess960 ma non sono uno scacchista 🙂. Un po’ di analisi, ma non so cosa fare nel mediogioco, e gli avversari sono tutti tosti.
Comunque un buon risultato 2.5/7. Una partita vinta con un tatticismo; un’altra posizione vinta (sempre con combinazione), ma partita pareggiata per mia incompetenza nei finali.
Nel pomeriggio ci sono gli XianQi, scacchi cinesi. Giustamente arrivano primo e secondo due persone di etnia Han, io mi accontento di un quarto posto (secondo degli occidentali) con 2/5.
Vinco il derby con Francesco Salerno, perdo in zeitnot da una posizione vincente contro Alain Dekker. In compenso vinco per tempo una posizione super persa con un’altro giocatore.
Domani c’è il go, ma non ho tanta voglia di prendere altri schiaffi dai forti giocatori orientali, quindi potrei fare altro.
Chiudiamo la serata con una pizza, con l’inserviente che capisce correttamente il mio nome 🙂
Ci sarebbe il torneo di Go 19×19, che dura tutta la giornata, ma sono quasi tutti dan e non c’è nessuno dei multigiocatori, quindi decido di saltarlo.
Mi faccio convincere dal simpaticissimo francese Jean-Pierre a fare coppia per la quadriglia (bughouse). Purtroppo ci sono scacchisti agguerritissimi e l’esperienza degli Shogi non aiuta, non potendo dare matto paracadutando. Nel girone all’italiana da 6 squadre rimediamo giusto 3 pareggi su 5 turni, da attribuire al 95% a lui.
Nel pomeriggio è rimasto solo un non-astratto, 6nimmt (gli altri tornei duravano tutto il giorno). Mi iscrivo e a sorpresa ci sono 22 giocatori, anche perché molti hanno abbandonato il backgammon dopo una mattinata infausta. Il 6nimmt competitivo è molto diverso da come lo giochiamo coi bambini. Solo due giocatori, solo 24 carte, informazione perfetta e aggiunta carte da entrambi i lati. Inoltre partite di andata e ritorno.
Vinco il primo turno 2 a 0 contro il forte giocatore portoghese Daniel Angelats, che non aveva ancora metabolizzato i meccanismi. Da quel punto però, vengo colpito dal virus della “pareggite” e pareggio tutti gli altri quattro match per 1-1, vincendo sempre la prima e perdendo sempre la seconda. Bucholz altissimo, avendo giocato sempre ai primi tavoli, ma 6 punti bastano solo per un quinto posto, subito dietro Daniele Ferri che si deve accontentare della medaglia di legno con 6.5
Si chiude infine con la premiazione finale delle categorie combinate, questa volta ben organizzata. Medaglie per Riccardo Gueci nella combinata di poker e per Dario De Toffoli in quella di backgammon. Gli stessi due monopolizzano la classifica senior, con Dario che vince il titolo senior penso per la decima volta.
Andres Kuusk vince il pentamind assoluto per la sesta volta, ed è record, superando Ankush Khandelwal e Demis Hassabis fermi a 5.
Io chiudo con un argento nella classifica combinata degli astratti, dietro il forte Florian Jamain e poco avanti a David Pierce, che salta la premiazione causa influenza.
Se tutto va bene, ci si rivede l’anno prossimo a Palma di Maiorca per la 29ma edizione.
Ogni anno mi chiedo per quanto io possa continuare… ma intanto vado ancora avanti!
E quest’anno i risultati sono andati al di là delle aspettative. Torno a casa vincendo per l’ottava volta il Pentamind Senior (Campionato del Mondo) e con un bottino di 8 medaglie, 4 d’oro, 3 d’argento e 1 di bronzo. Insomma, ancora non mi pare il caso di fermarmi.
Giorno 7
Dopo un sabato febbricitante a letto, domenica 25 confermo l’argento dello scorso anno al mondiale di Kings Cribbage, perdendo solo contro una Samantha Smith in grande forma. Resto uno dei pochissimi italiani che praticano questo gioco… ma sto adescando qualche adepto. Questo punteggio mi fa fatto salire allo stratosferico punteggio di 458,48 nel Pentamind.
Niente da fare invece col poker Omaha; quest’anno i tornei di poker erano per me stregati e non sono riuscito ad andare oltre un quinto posto, il che vuol dire che per la prima volta non c’è il poker nel mio pentamind.
Giorno 8
Opto per il Backgammon, rinunciando sia al Cribbage che al Sei. Questo soprattutto per consolidare la seconda posizione nella combinata di backgammon, impresa che mi riesce, malgrado abbia perso le prime due partite… ma poi ho vinto tutte le 4 successive, battendo tra gli altri Martin Hamer e nella partita finale il mai domo Andres Kuusk, che era in testa a punteggio pieno.
Vabbè, è finita, simpatica cerimonia di chiusura con applausi per tutti.
Il Pentamind Senior è largamente mio e Gueci (392,40) riesce a strappare l’argento al francese Tastet.
La classifica assoluta vede vincente per la sesta volta proprio Andres Kuusk con 491,94; segue il portoghese Guilherme Nives con 483,35 e l’anglo-indiano Ankush Khandelwahl con 478,02. Io sono incredibilmente 7°… ancora nella top10, non ci posso credere!
Ci vediamo il prossimo aprile in Spagna, a Maiorca… era ora che la MSO lasciassero il Regno Unito!
p.s. gli ultimi 2 giorni ho giocato un po’ febbricitante (e me la sono cavata lo stesso), ma rientrando ho visto le due lineette rosse: credo che eravamo in parecchi ad averle. Spero scompaiano presto perché già giovedì ci sarebbe la prima tappa delle Italian Series of Poker a Nova Gorica e non vorrei proprio perdermela!