Tutto sulla XIX Edizione delle Mind Sports Olympiad! Le cronache di Dario De Toffoli parlano degli incontri e delle sfide più importanti (soprattutto per il team di giocatori italiani), le interviste descrivono alcuni dei giocatori partecipanti e le foto mostrano i giocatori durante i giorni dell’evento.
Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale www.msoworld.com
Qui sotto il PROGRAMMA in inglese:
Key:
D – double session, full day: 10.15am to 6pm (lunch break 1.30pm-2.15pm)
AM – morning events: 10.15am to 1.45pm
PM – afternoon events: 2.15pm to 6pm (except Friday which is 2pm to 5.45pm)
N – night events: 7pm to 1030pm
WC = World Championship
7rdx3pt = 7 rounds, 3 points each
20m = game lasts 20 minutes
Free events or demos do not require registration.
Sunday, Aug 23 10am Welcome Ceremony @ JW3 AM Stratego Duel PM Stratego Classic D Backgmn 6rdx5pt D Settlers of Catan D Scrabble D Chess 960 Rapid ………………………. N 5 Card Draw N Chess 5min N King’s Cribbage WC N Shogi N Hare and Tortoise |
Monday, Aug 24 AM Cribbage Singles PM Cribbage Doubles D Cities and Knights D Chess Rapid 25m D Backgammon 8x3pt ………………………. N 7 Card Stud N 7 Wonders N Memory World Cup N Chess Exchange |
Tuesday, Aug 25 AM Abalone WC AM Rummikub PM Twixt WC PM Triolet D Puerto Rico D Backgammon 6x7pt ………………………. N Backgammon 6x1pt N Ment Calc Blitz *8pm N Stoneage N London Lowball N Lecture: Life and Strategy |
Wednesday, Aug 26 AM Mental Calc WC AM Chinese Chess AM Mensa Connections PM Othello PM Mastermind D Ticket to Ride (EU) PM+N Entropy WC ………………………. N Omaha N Tetris N Coal Baron |
Thursday, Aug 27 AM Quoridor AM Decamentathlon WC AM Superfut PM Oware PM Kamisado WC PM VEGEtables D Acquire ………………………. N Pineapple N Race for the Galaxy N Computer Programming N Shacru WC |
Friday, Aug 28 D Lines of Action D Backgammon 4x11pt D Carcassone D Bridge D Diplomacy D Togyzkumalak |
Sunday, Aug 30 AM Go 9×9 AM Continuo WC AM Kenken/Sudoku PM Go 13×13 PM Blokus PM Creative Thinking D Agricola D Magic ………………………. N Texas Hold’Em N Quiz N Gomoku N Dominion N Hex 14×14 |
Monday, Aug 31 AM Dominoes AM Boku WC PM Lost Cities PM Heads up hold’em D Monopoly D Go 19×19 D Terra Mystica 630pm Pentamind World Champ Award Ceremony |
MEDAGLIE ITALIANE
Acquire
1 Tim Hebbes
2 Dario De Toffoli
3 Bijan Mehdinejad
Bridge Pairs
1 Jaanus Mae
1 Toomas Kukemilk
2 Demse Miller
2 Rob Corrie
3 David Pearce
3 Riccardo Gueci
Chess Exchange Olympiad Championship
1 Ankush Khandelwal
1 Ben J Purton
2 Joseph Levene
2 Michal Peterek
3 Riccardo Gueci
3 Oren Levene
3 David Malam
3 Joel Malam
Computer Programming
1 Julia Hayward
2 Vasil Giorgiev
3 Allain Dekker
3 Daniele Ferri
Mensa Connections
1 Daniele Ferri
2 G(Jnr) Min Seo Kimn
3 Bharat Thakrar
Oware
1 Glenda Trew
2 Cosimo Cardellicchio
3 William Taylor
Poker Pineapple Pot Limit
1 Michael Cresswell
2 Dario De Toffoli
3 James Heppell
Poker Texas Holdem Heads Up No Limit
1 Josef Kollar
2 Riccardo Gueci
3 Bharat Thakrar
Rummikub
1 Julia Elmes
2 Dario De Toffoli
3 Daniele Ferri
VEGEtables
1 Matthew Hathrell
2 Emily Watson
3 Matilde Servalli
LONDRA – JW3 Finchley Rd.
23-31 agosto 2015
Mind Sports Olympiad XIX
31 agosto 2015
di Dario De Toffoli
Gamers competitivi cercasi!
Vabbè è finita. E negli ultimi due giorni non ho incrementato il punteggio… così nella classifica finale del Pentamind sono finito 12°. Mai così in basso, ma va bene lo stesso: ci sono tanti giovani fortissimi.
Dopo parecchi anni il Pentamind torna in Inghilterra con James Heppel.
La formula del Pentamind è leggermente cambiata e i punteggi sono un po’ più bassi, quindi non paragonabili a quelli degli anni scorsi, ma su questi dettagli mi addentrerò un’altra volta.
Gli ultimi giorni ha giocato davvero solo per divertimento.
Il 30 ho provato la gara di Kenken/sudoku sebbene fossi conscio di non poter competere con gli specialisti: “just for fun”. L’anno scorso i puzzle erano molto difficili… e quest’anno hanno deciso di renderli ancora più difficili, di modo che nessuno riuscisse a completarli tutti. E invece uno c’è riuscito, all’ultimo minuto. La prova durava 3h 15m… e io avrei avuto bisogno di altrettanto per completarla. 8 sudoku e 8 kenken: ho cominciato con i sudoku e già al quarto ho avuto serie difficoltà, quindi sono passato ai kenken; ne ho risolti 7, non arrivando nemmeno a cominciare l’8° e più difficile. Ma per farvi un’idea di che razza puzzle si trattasse guardatevi la foto del 7°
…io ci ho messo quasi tre quarti d’ora per averne ragione.
Il 31, al mattino Dominoes 5s and 3s, giochino molto molto simpatico (ve lo racconto in un prossimo post, assieme a una storia interessante), due manche per incontro e 5 pareggi 1 a 1; al pomeriggio il sempre popolare e conclusivo Lost cities con… altri 5 pareggi 1 a 1.
Nella foto collettiva alcuni dei premiati. Potete distinguere dietro da sinistra David Jameson (3° nel Pentamind), Ankush Khandelwal (2°), il vincitore James Heppel, Bijan Mehdinejad (vincitore della combinata di “European games”), Mike Dixon (2°), Martin Hobemagi (Junior Pentamind) e in prima linea Emily Watson, Charlotte Levy e Madli Mirme (3a-1a-2a nel Lady Pentamind).
Diciamo questo, le Mind Sports Olympiad non sono perfette e ci sono molte cose che potrebbero essere migliorate (e forse lo saranno). Ma ragazzi, è un’occasione forse unica al mondo per giocare e competere sportivamente in ogni tipo di gioco, senza preclusioni e smettendo di pensare “il mio gioco è più bello del tuo”.
La bellezza è la varietà!
Dai classici antichi a quelli moderni, dai giochi da tavolo (gli “european games”, appunto), alle prove mentali.
Io veramente qui mi sfogo e tutte le imperfezioni passano in secondo piano. E poi è bello incontrare personaggi davvero straordinari.
19 edizioni finora e io ho partecipato a 16 (o 17, devo controllare) conquistando all’Italia più di 80 medaglie di metallo vario. Qualcuno ogni tanto ha condiviso con me l’avventura, ma anche quest’anno eravamo tutti – diciamo così – di una certa età.
Sarebbe ora che forze più fresche ci affiancassero!
Ma insomma, l’Italia è piena di “gamers” bravissimi, fortissimi, informatissimi… perché non sono qui a fare incetta di medaglie? E se anche i format dei tornei non sempre sono il meglio, si è comunque tutti nelle stesse condizioni… e chi è bravissimo, fortissimo e informatissimo potrà comunque far valere le sue qualità. O no?
Dai, non ci sono più scuse, l’anno prossimo voglio una delegazione che riconquisti il secondo posto dietro l’Inghilterra, con la quale non si può competere visto che tre quarti dei partecipanti sono inglesi.
Fatevi avanti, vi aspetto!
_____________________
Cronache dai tavolieri/6 bis
31 agosto 2015
di Dario De Toffoli
Alla bellezza di 91 anni (!!!) si è aggiudicato l’oro nel torneo di Dominoes 5s&3s. Bernard Morgan, un altro straordinario personaggio incontrato a Londra alle Mind Sports Olympiad. E la sua vittoria non è frutto del caso, perché lui è un vero specialista di questa disciplina e ha battuto tutti noi all-rounders che stavamo sperimentando questo simpaticissimo gioco. Ma Bernard non è straordinario solo per questo. E’ un veterano della Seconda Guerra Mondiale. Era un esperto di codici della RAF e decifrava i messaggi tedeschi contribuendo significativamente alla vittoria (se lo rincontrerò, l’anno prossimo devo chiedergli se ha avuto modo di incontrare personalmente Alan Turing…). E’ stato lui tra l’altro a ricevere il messaggio della resa tedesca, l’ha saputo prima del resto del mondo! Tra le sue memorie, ancora vividissime, l’atterraggio a Gold Beach in Normandia il fatidico D-Day, il 6 giugno 1944. Nelle foto, col Portoghese Ricardo Gomes, argento nello stesso torneo, e con la macchina che usava per decifrare i messaggi alla RAF. Ma come si gioca a questo Domino 5 e 3? Vi sarete incuriositi, spero! Un normale set da Domino con 28 tessere, da 0 a 6. Ognuno dei due giocatori ne pesca 7, le altre 14 vengono scartate. Si attacca normalmente alle due estremità della catena. si segnano punti quando la somma delle due tessere agli estremi della catena è un multiplo di 3 o di 5., un punto per ogni 3 e per ogni 5 (per es. se la somma è 6, due punti; se la somma è 5, un punto; se la somma è 15, la bellezza di otto punti, ci sono infatti cinque 3 e tre 5…). Le tessere doppie contano doppio nella somma. Chi non ha tessere da calare “bussa”. la mano finisce quando un giocatore finisce le sue tessere o entrambi bussano. Vince chi arriva prima a 121, si usa il segnapunti tipo “cribbage”. altri dettagli… su internet!
_____________________
Cronache dai tavolieri/5
26-27-28-29 agosto 2015
di Dario De Toffoli
ALTRI DUE ARGENTI… MA CHE FATICA!
Torniamo alle cronache, che son rimasto indietro.
Mercoledì 26: “No competition for old men” per dirla alla Cormac McCarthy.
E insomma, la concentrazione dell’agone non riesco più a mantenerla come una volta, mannaggia!
E non è per la bambina coreana a Mensa Connection – che va benissimo… è per il Mastermind. Come si fa a regalare una partita sbagliando la risposta al primo tentativo? E’ semplicemente ridicolo! E ciononostante recuperare punto su punto, arrivare all’incontro decisivo, secondo in classifica contro il primo e se vinco prendo l’oro… per staccare la spina, non essere più in grado di fare alcun ragionamento e andare fuori tempo? Ragazzi, non è da me, io di codici me ne posso mangiare una cinquantina a colazione! Che vergogna!
Giovedì 27: “Winning is more fun”
Con un moto d’orgoglio mi son riportato in pista e ho guadagnato due medaglie, entrambe d’argento.
Acquire, per me il più bello dei moderni “giochi in scatola”, purtroppo snobbato da troppi “gamers” italiani: ho dominato il tavolo finale (grande soddisfazione), ma per una questione di percentuali di punteggi accumulati nei turni precedenti l’oro è andato al pur ottimo Tim Hebbes. Bello, perché Acquire offre sempre situazioni in cui la chiave è la flessibilità delle strategie: sono stimoli che regalano piacere intellettuale.
L’altro argento in serata a Poker, si giocava la specialità Pineapple, simile al Texas, ma si parte con 3 carte anziché 2 e se ne scarta una al flop. Chiaro che i punteggi tendono mediamente a essere più alti e bisogna tenerne conto in modo probabilistico; ma ancora più importante è la valutazione degli avversari, ce ne sono di molto bravi, ma ce ne sono anche di non proprio specialisti: bisogna valutare come si muovono in un torneo in cui i bui crescono velocemente e tutto deve finire in non più di 4 ore.
Venerdì 28: “La bellezza di imparare”
Tutto il giorno Carcassonne, di cui non sono specialista.
Contrariamente a quanto programmato, a grande richiesta abbiamo giocato testa a testa (cosa che non avevo praticamente mai fatto) con l’orologio e 15 minuti a testa. Bello, molto più tecnico e ho avuto l’occasione di giocare con avversari fortissimi e di constatare a che livello si può arrivare anche a Carcassonne: ora saprei come allenarmi proficuamente!
Ho perso alla grande da due specialisti norvegesi le prime due partite, ma da loro ho imparato e delle successive cinque me ne sono aggiudicate 4. Ha vinto proprio il norvegese Vidar Aas.
Sabato 29: “Londra”
Niente gioco, un giretto in città dovevo pur farmelo, e ho visto cose… interessanti.
_____________________
Cronache dai tavolieri/4
27 agosto 2015
di Dario De Toffoli
Ji-Woo Lee, la bambina coreana che mi ha (meritatamente!) battuto a Mensa Connection (o Geniale o Einfach Genial o Ingenuos) allontanandomi dal podio. Che devo dire, non mi dispiace nemmeno troppo, non solo brava, ma anche gentile ed educata, mi ha fatto pure l’inchino. Comunque bel torneo, molto partecipato e la soddisfazione che a vincerlo a punteggio pieno è stato il nostro Daniele Ferri, che quest’anno sembra proprio in ottima forma. Onore al merito, tanto più che in gara c’era anche il mitico Demis Hassabis.La festa però è stata guastata dal sopraggiungere di una notizia terribile. Un ragazzino inglese di 8 anni l’altro giorno al torneo di scacchi è stato preso da una tosse di tipo asmatico… e la notte scorsa è mancato. Io non l’ho incontrato personalmente, ma Riccardo sì ed è rimasto sconvolto.
Beh, oggi mi fermo qui, il resto ve lo racconto la prossima volta.
_____________________
Cronache dai tavolieri/3
26 agosto 2015
di Dario De Toffoli
Eddai, una medaglietta intanto è arrivata, argento nel Rummikub!Il Rummikub è da sempre uno dei miei punti di forza… ma l’oro l’ho solo annusato.
E’ andata così. Si gioca 1 contro 1, torneo molto tecnico e l’avversario da tenere d’occhio è l’amico Daniele Ferri… diciamo che noi italiani ci siamo sempre fatti valere col Rummikub qui alle MSO.
Primi turni tutto regolare, sia io che Daniele vinciamo tutte le partite e poi finalmente ci incontriamo e vinco io, così mi presento da solo in testa a punteggio pieno all’ultimo turno, dove incontro una certa Ellen. Lei gioca bene, tira fuori il coniglio dal cappello e riesce a battermi e non perché io l’avessi sottovalutata. Così ci troviamo in tre in testa a pari punti. Lei che ha perso solo con Daniele, io che ho perso solo con lei e Daniele che ha perso solo con me. Più un’altra giocatrice con un punto in meno, ma checol bye del primo turno (eravamo dispari) teoricamente ci raggiunge.
Ora uno dei difetti delle MSO è proprio che non riescono mai a dare dei criteri certi (e noti a priori) nelle modalità di spareggio, eppure non sarebbe così difficile, sono tanti anni che gli brontolo sulla questione. Hanno dei principi generali a cui si ispirano tutti i tornei… ma ogni specialità è differente e avrebbe bisogno di una sua particolare e precisa regolamentazione. Fatto sta che l’arbitro non sa che pesci pigliare e porta tutti gli incartamenti nell’ufficio degli organizzatori. Solo molte ore dopo, alla cerimonia di premiazione, scopriamo che l’oro è andato a Ellen, l’argento a me e il bronzo a Daniele… va bene, ma almeno, volete spiegarci che criteri sono stati usati, o no?
Intanto bronzo di Gueci nel Chess exchange. Bellissima variante scacchistica. Si gioca in coppia su due scacchiere, a colori alternati, con tempi molto molto stretti e con la possibilità di parlarsi. I pezzi che un giocatore mangia li passa al suo compagno, che li può rimettere in gioco nella sua scacchiera al posto di muovere. Il principio riprende quello degli scacchi giapponesi (Shogi), a suo volta ripreso nel bellissimo Mad mate di Alex Randolph, che applica appunto i principi dello shogi agli scacchi occidentali.
Più in generale, continua la marcia trionfale di un James Heppel in stato di grazia: oro anche nel Triolet, una sorta di Scrabble con i numeri, ma con regole molto particolari. E il bello è che la partita decisiva l’ha vinta di un soffio proprio con me e per una situazione a dir poco curiosa. Mancano pochissima mosse, io sono in vantaggio e gioco in un certo modo perché tutti i nove uno della dotazione sono già sul tavoliere e lui non può averne un altro in mano. Ma lui ne ha un altro, com’è possibile? Chiamiamo l’arbitro che constata che la confezione aveva un 1 in più e anziché eliminarlo, mi permette semplicemente di rifare l’ultima mossa sapendo che lui ha ancora un 1. ma io non posso più fermare una certa combinazione e lui mi sorpassa all’ultima mossa.Ffair enough? Uhm… really don’t know!
_____________________
Cronache dai tavolieri/2
24 agosto 2015
di Dario De Toffoli
L’INCREDIBILE GIOCATORE CIECO DI BACKGAMMON
Inizio decoroso, ma senza botti.
E qualche giocatore straordinario qui a Londra l’ho già incontrato.
Torneo di backgammon non affollatissimo, dato che c’erano altri 4 tornei in contemporanea, fra cui scacchi e I coloni di Catan. C’erano comunque giocatori davvero forti, gli inglesi che rappresentavano la loro federazione, ma anche ottimi francesi e altri. 6 turni col sistema svizzero e io ho fatto la mia figura, finendo secondo a pari punti con altri 3 giocatori (ma fuori del podio per spareggio tecnico). Ho perso la partita decisiva, che mi avrebbe portato in testa alla classifica, contro un giocatore veramente, ma veramente straordinario. Un coreano dal nome impronunciabile che era cieco. Giocava e vinceva a backgammon ed era cieco. Da non credere. Aveva un’accompagnatrice che gli leggeva i dadi che uscivano e le mosse che io facevo e poi lui toccava, anzi sfiorava, con le sue manine l’intero tavoliere, per verificare la posizione delle pedine (che sono pur sempre 30!). Ebbene, non si è mai sbagliato nel muovere una pedina, ha sempre preso la pedina del colore giusto e l’ha spostata nella posizione giusta. E ha sempre, dico sempre, mosso con cognizione di causa. E giocavamo pure con la pressione dell’orologio, gli era stata concesso solo qualche secondo extra per mossa, proprio per riconoscere con le dita la posizione che i suoi avversari vedono con gli occhi. Stupefacente: allenamento e memoria, ha detto, sono i suoi segreti. E io ho perso e ho il dubbio di una mossa all’ultimo decisivo gioco. Lui ha tre pedine sul punto 3, tre sul punto 2 e una sul bar. Io ho chiuso tutte le punte in casa (con tre pedine sul 5, 4 e 3) e come primo tiro di uscita faccio 6-5. Quando giocavo frequentemente magari la risposta mi sarebbe venuta automatica, ma ora… devo uscire con due pedine lasciando scoperto il 6, ovvero solo con una muovendo il 5 sulla punta 1? Fatto sta che l’ha vinta lui.
Volevo intervistarlo, ma finito il torneo si è dileguato con la sua accompagnatrice, vediamo se lo ripesco nei prossimi giorni.
Niente da fare per le vecchie carotine (Hare and Tortoise) e 4 pareggi su 4 incontri a Cribbage nel singolo, al doppio ho rinunciato, fra il primo e il secondo torneo c’era un breack di soli 8 minuti e poi stasera devo giocare ancora.
Uomo del momento è il giovane inglese James Heppel, che negli anni scorsi si è sempre messo in luce, senza peraltro finire mai al vertice. Ora è esploso. Argento a Catan (bel torneo, nella foto, con una cinquantina di giocatori) a pari merito con l’oro, con 40 punti su 44. Poi in serata oro ad Hare and Tortoise e oggi di nuovo argento a Cribbage singolo e oro a Cribbage doppio. Un treno in corsa.
Ultima ora: bronzo di Gueci nel Chess exchange (bellissimo sistema di gioco, ne parleremo) e io tavolo finale (quinto classificato) in un bel torneo di 7 card stud. Dettagli a venire.
A presto le prime interviste
_____________________
Cronache dai tavolieri/1
22 agosto 2015
di Dario De Toffoli
SARANNO INCONTRI CON GIOCATORI STRAORDINARI
OK, anche quest’anno qui a Londra per le Mind Sports Olympiad, che cominciano domani 23 agosto.
Ho affittato un micro-appartamento di 18 mq (ma con tutto quello che serve) proprio vicino alla sede di gioco, così quando ho un paio d’ore posso subito venire a riposarmi, che la resistenza non è più quella di una volta.
Aperta parentesi. Questo appartamento sarebbe illegale a Venezia, dove si possono affittare solo appartamenti dai 42 mq in su, non ho mai capito il senso di una regola così stupida. Certo che il turismo a Venezia andrebbe regolato e non lasciato crescere selvaggiamente fino a diventare l’esempio negativo che il mondo addita… ma il problema si risolve solo affrontandolo alla radice, cambiando le condizioni e invertendo il trend… non con le tipiche buroidiozie italiane. Chiusa parentesi.
Mentre scrivo è atterrato anche Ricccardo Gueci e stasera ceneremo insieme, facendo piani per guadagnare qualche medaglia…
vedremo se alla nostra età riusciamo ancora a essere competitivi. Poi ci saranno Daniele Ferri e Cosimo Cardellicchio e vedremo se qualche altro italiano farà capolino.
Un minimo di allenamento quest’anno lo ho fatto, grazie anche all’aiuto degli amici della Tana dei Goblin di Venezia: un paio di partite ad Acquire, ad Hare and Tortoise, a Carcassonne e a Triolet… non è molto ma è pur sempre qualcosa che aiuta a rinfrescare i diversi meccanismi mentali, per non trovarsi a ripassare le strategie direttamente sui tavoli di gara.
Domani subito giornata piena: mattina e pomeriggio backgammon (6 turni col sistema svizzero) e serata con Hare and Tortoise con un torneo diretto dall’autore David Parlett e considerato pure Campionato del Mondo.
Salvo variazioni in corsa per adattamenti della flessibile strategia del meta-torneo del Pentamind e qualche possibile forfait per stanchezza, il mio programma completo dovrebbe essere:
23: Backgammon – Hare and Tortoise
24: Cribbage singolo – Cribbage doppio – 7 card stud
25: Rummikub – Triolet – London Lowball
26: Mensa connection – Mastermind – Omaha
27: Acquire – Pineapple (mannaggia che mi perdo Oware, contemporaneo ad Acquire)
28: Carcassonne
30: Kenken/Sudoku (uhm…) – Texas Hold’em
31: Dominoes 5s & 3s – Lost cities
Se riesco a trovare il tempo e le occasioni, farò anche qualche breve video-intervista ad alcuni degli straordinari giocatori con i quali avrò il piacere di confrontarmi, a partire dall’incredibile Demis Hassabis, di cui ho già avuto modo di parlare sul Fatto e di cui ha recentemente parlato Scientific American:
LONDRA – JW3 Finchley Rd.
23-31 agosto 2015
Mind Sports Olympiad XIX
Ecco la Playlist che raccoglie le interviste ad alcuni giocatori delle MSO 2015. Potete vederle tutte o selezionare quella che preferite dal menu youtube in alto a sinistra:
Paco de la Banda: Già il nome ispira simpatia, ammettetelo.
Paco è un grande, ha vinto il Pentamind nel 2010, ha ufficialmente rappresentato la Spagna in innumerevoli giochi, è davvero fortissimo in tutti i classici (scacchi, go, bridge, dcc).
Era un affermato dirigente aziendale, poi un a decina d’anni fa l’illuminazione, proprio qui alle Mind Sports Olympiad: si dimette e comincia a insegnare giochi nelle scuole, ai bambini dai 6 ai 12 anni. Guadagna meno, ma è più felice.
E qui a Londra quest’anno ha tenuto un seminario sul rapporto fra i giochi e la vita, cioè come le decisioni che si imparano a prendere nei giochi di strategia possono aiutare a prendere le decisioni giuste anche nella vita.
Ankush Kahndelwal: è nato in India, è cresciuto in Inghilterra e l’ha rappresentata nelle squadre juniores sia di scacchi che di bridge.
E’ un matematico e ha lavorato come analista finanziario alla borsa valori… poi si è stufato e ora vive giocando professionalmente a poker e la sua specialità è l’Omaha head up online (scelta per alcuni moralmente discutibile, d’accordo, ma se lui ci può vivere perché è più bravo… certo non si tratta di un gioco d’azzardo).
Ha già vinto il Pentamind nel 2013 (a pari con Andres Kuusk) ed è uno dei candidati al prossimo podio. Ora ha 24 anni. Scusate se è poco.
Riccardo Gueci: ovvero gli scacchi in Sicilia. Ma non solo, anche il Mensa… e anche tanti tanti altri giochi, dal bridge all’othello a tutto quello che c’è di nuovo da imparare. Così mi piacciono gli scacchisti, aperti al resto del mondo e non chiusi in un guscio che loro si immaginano dorato. Da qualche anno condivide con me l’avventura delle Mind Sports Olympiad londinesi ed è divertente fare squadra.
Cosimo Cardellicchio: studioso dei giochi di Alex Randolph, esperto di teoria dei Giochi, autore dell’importante “Giocatori non biologici in azione”, appassionato conferenziere (non correte il rischio di dargli un microfono in mano, perché lui non smetterà di parlare…), qui a Londra si cimenta solo in due specialità, l’amato Twixt e l’Osare (che poi sarebbe il Mancala).
Daniele Ferri: giocatore di lungo corso. E’ l’unico ad aver partecipato – e sempre con buoni risultati – a tutte le edizioni del “Giocatore dell’Anno” (ah, che nostalgia!). Capace di sfidare chiunque a qualunque gioco, qui alle MSO ha sempre ottenuto ottimi risultati. Ora è anche orgogliosissimo autore, col suo amato VegeTables, pure presente qui a Londra.
Gert Mittring: alle Mind Sports Olympiad non solo giochi, ma anche discipline mentali in senso lato. Una di queste è il “Calcolo mentale” e Gert Mittring ne è il profeta. Raga, io il calcolo mentale me lo mangio a colazione, ma qui siamo oltre… oltre i raggi che balenavano alle porte di Tannhäuser. Vi posterò un modulo delle gare, così vi divertite un po’… ahahahah.
Glenda Trew: se nel mondo oggi si conosce la magnifica famiglia di giochi che va sotto i nomi di Oware/Mancala/Awele/Wari… il merito è anche suo e della sua Oware International Society. Instancabile divulgatrice e appassionata giocatrice.
Etan Ilfeld: è il principale organizzatore delle Mind Sports Olympiad. Background scientifico e imprenditore di tutto ciò che lo appassiona: giochi, libri, arte contemporanea, regia e altro. Ha inventato il “Diving chess”: la scacchiera è ancorata sul fondo della piscina e la tua mossa la fai in apnea.
Andres Kuusk & Co.: “estonishing!”: non è un tipo, è un neologismo inglese che mi è venuto in mente, dato che nel 2014 il “Team Estonia” ha ottenuto dei risultati che potremmo definire “astonishing”. Andres Kuusk vince il Pentamind, Madli Mirne vince il Pentamind femminile, Martin Hobemagi vince il Pentamind juniores. Eccoli tutti e tre insieme, diciamo, venuti dal freddo…
Alain Dekker: Sudafricano trapiantato a Londra, molto competitivo in innumerevoli giochi, ma sempre disposto a sacrificare il rigore del torneo a una visione più “ludica” degli stessi tornei, che a suo dire devono sempre garantire la soddisfazione anche dei principianti e non solo dell’etile di assatanati Pentamind-hunters. Il lato buonista dell’agonismo.
David Pearce: ha partecipato a tutte le 19 edizioni delle Mind Sports Olympiad ed è di gran lunga il giocatore che si è aggiudicato più medaglie, quasi 150 (centocinquanta!). Un vero collezionista, e oltre a medaglie di metalli vari ama raccogliere anche titoli mondiali: c’è un torneo valido per un Campionato del Mondo? Lui ci partecipa di sicuro e state sicuri che batterlo sarà ben difficile.
Joseph Kollar: alle MSO è un’istituzione. Da parecchi anni arbitra moltissimi dei tornei, cercando sempre di privilegiare l’aspetto amichevole al rigore tecnico. Quando può partecipa sempre volentieri alle gare.
FOTO
DARIO DE TOFFOLI INTERVISTA DEMIS HASSABIS
Una chiacchierata sui giochi, i suoi successi, il futuro delle Mind Sports Olympiad e anche le sue ricerche, che nei prossimi anni potranno letteralmente cambiare il mondo.