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Edizione 2023

REX CRACOVIAE DEI CIELO D’ORO VINCE IL PREMIO ARCHIMEDE 2023

COMUNICATO FINALE

Ancora una volta la suspence non è proprio mancata. Fino allo scrutinio dell’ultima scheda della giuria internazionale l’assegnazione del Premio Archimede 2023 è stata sul filo del rasoio! Alla fine l’ha spuntata Rex Cracoviae del collettivo Cielo d’Oro di Saronno, che han bissato il successo del 2010 con Aquileia. Al posto d’onore Garden Time di Filippo Landini, che fino all’ultimo istante ha coltivato il sogno della seconda affermazione consecutiva dopo il successo del 2021. A completare il podio, Wunderkammer di Andrea e Lorenzo Martini e Alessandro Zappi.

“Il gioco vincitore”, spiega Dario De Toffoli, “ha un’architettura complessa, ma perfettamente coerente e non troppo difficile da assimilare; varie e diverse sono le modalità per guadagnare i punti vittoria, si tratta quindi di scegliere la strategia giusta al momento giusto. Interessante e innovativa anche la possibilità di attivare diverse proprie pedine in diverse aree del tavoliere; ognuna fa la sua strada al termine della quale la pedina stessa verrà riposizionata in vista dello score finale. Penso che, come spesso è capitato ai vincitori del premio Archimede e a oltre 50 altri giochi che hanno partecipato nel corso degli anni, anche Rex Cracoviae avrà sicuramente una pubblicazione anche internazionale e in tal senso ci sono già numerose richieste”.

I Cielo d’Oro sono un gruppo di amici da una cinquantina di anni, tutti di Saronno: Pier Volonté, Giorgio Villa, Chicco e Gigi Tramezzani, Stefano Fontana, Mario Biscella, Renato Borgatti e Maurizio Colombo e sono a loro volta alla seconda affermazione (su nove partecipazioni) al premio, dopo il primo trionfo con Aquileia nel 2010. “Come ci sentiamo ”Dodici anni più vecchi” il loro primo commento alla vittoria. “In realtà non ce lo aspettavamo perché ci eravamo presentati con tre prototipi diversi e consideravamo Rex Cracoviae quello effettivamente più complesso, un “cinghiale” come si usa dire nel mondo dei giochi. Invece, è probabilmente proprio questa sua particolarità che ha colpito la giuria. Noi, ormai tutti in pensione, siamo il chiaro esempio di come il gioco possa essere un importante fattore di unione a tutte le età e non solo qualcosa legato al mondo dei più giovani. Adesso, ci prenderemo una piccola pausa per promuovere il vincitore alle case editrici, ma siamo già all’opera su almeno altri tre progetti”.

Oltre al Premio Archimede al vincitore, sono stati assegnati anche alcuni importanti premi collaterali, con l’ospite d’onore Emergency che, in collaborazione con lo Iuav di Venezia, ha ottenuto la Menzione speciale Sebastiano Izzo per Dragomuro, realizzato dagli studenti dell’Ateneo Veneziano Ruggero Perenzin, Francesco Tonon e Marcello Sponza per raccontare sotto forma di gioco il trauma della guerra visto dagli occhi e dai disegni dei bambini. Sebastiano Izzo era una persona speciale, aperto al diverso e sempre disponibile a condividere quello che aveva: avrebbe certamente amato questo gioco e più in generale gli sforzi di Emergency per lenire le ferite del mondo.

Premio Fotonica in Gioco a Smonta la Fake del Liceo Scientifico Statale Giacomo Ulivi di Parma. Al secondo posto Be Hive! dell’I.T.S. Deledda – Fabiani di Trieste, e al terzo Psephos del Liceo Ginnasio Statale Orazio di Roma.

Selezionato nel progetto Matematica in Gioco dell’Università di Trento, Millennium, di Leonardo Errati e altri partecipanti al progetto.

Trofeo Cartamundi per il miglior gioco di carte ad Adiós Amigos! di Matteo Cimenti, Chiara Zanchetta, Carlo Rigon.
Trofeo SAZ Italia per il miglior sviluppo è andato a Croak a Lot di Carlo Sgattoni.
Trofeo Scienza in Gioco assegnato dal CNR – IFN a Fibonacci di Angela ed Emanuela Cavinato.

Il Comune di Venezia ha ospitato il Premio nella magnifica Sala san Leonardo e l’assessore Paola Mar ha fatto gli onori di casa: “Questi giochi sono realizzati per far stare insieme le persone, aiutandole a sviluppare uno spirito collaborativo e penso sia una cosa fantastica”.

Alla XVIII edizione del Premio Archimede hanno partecipato ben 238 prototipi provenienti principalmente dall’Italia, ma anche da molti altri paesi. Tutti i giochi sono stati giocati e giudicati con estrema attenzione dalla giuria preliminare, composta da:

Leo Colovini – Presidente
Giuseppe Baggio
Piero Modolo
Federico Colovini

La qualità dei 24 finalisti è stata davvero sorprendente, anche perché hanno potuto fruire delle ultime fasi di sviluppo, operate in collaborazione con la stessa giuria preliminare; questa procedura, cioè la messa a punto preventiva dei prototipi, seppur lunga e faticosa, è stata un vero successo, molto apprezzata sia dagli autori che dai giurati finali.

Per la giuria finale erano presenti a Venezia:

Dario De Toffoli – Presidente (studiogiochi, Italia)
Hadi Barkat (Helvetiq, Svizzera)
Gonzalo Aguirre Bisi e Pierpaolo Paoletti (ThunderGryph, Spagna)
Luca Borsa (SAZ Italia)
Bernd e Moritz Brunnhofer (Hans im Glück, Germania)
Stefano De Carolis (Giochi Uniti, Italia)
Erik de Jong e Bert Calis (999 Games, Paesi Bassi)
Luigi De Luca Cuccia e Gianluca Corrente (Creative Jam, Italia)
François Décamp (Asmodée, Francia)
Miriam Donda e Alessandro Montingelli (Amigo, Germania)
Thorsten Gimmler (Ravensburger, Germania)
Hermann Hutter (Huch! & friends, Germania)
Simone Luciani (Cranio Creations, Italia)
Wolfgang Lüdtke (Kosmos, Germania)
Conor McGoey (Inside Up Games, Canada)
Umberto Rosin (Tana dei Goblin, Italia)
Michal Šmíd (Albi, Repubblica Ceca)
Dieter e Severin Strehl (Piatnik, Austria)
Matthias Wagner (Pegasus, Germania)
Tobias Weierstraß (Moses, Germania)

È stata una settimana di lavoro intenso e faticoso, ma davvero gratificante, vedere una ventina di redattori delle maggiori case editrici del mondo, alcuni “veterani” e alcuni nuovi – teoricamente fra loro concorrenti – giocare assieme in perfetta armonia, abbracciarsi, cenare assieme, sostanzialmente godersi questa manifestazione ci ha veramente riempito di soddisfazione… e i complimenti non sono davvero mancati.
Una menzione speciale va a Umberto Rosin che, da esperto vogatore oltre che giocatore, insieme a Rossana Nardo ha fatto vivere ai giurati l’emozione di un giro in Canal Grande con una storica barca a remi.

Preziosissimo è stato il lavoro dello staff di studiogiochi nell’organizzare il sito, la segreteria, la grafica, il video e le foto: tutto impeccabile: grazie!

Classifica Premio Archimede 2023

1° classificato
Rex Cracoviae
dei Cielo D’Oro

2° classificato
Garden Time
di Filippo Landini

3° classificato
Wunderkammer di Andrea Martini, Lorenzo Martini, Alessandro Zappi

4° classificato
Una Giornata Sfortunata
dei Cielo D’Oro

5° classificato
Le Botteghe di Firenze
 di Alessandro Cuneo

6° classificato
Adiós Amigos!
 di  Matteo Cimenti, Chiara Zanchetta, Carlo Rigon

7° classificato
Covens
 di Félix Bernat Julián

8° classificato
Ikebana
 di Francesco Testini

9° classificato
Croak a Lot
 di Carlo Sgattoni

10° classificato
Let’s Wall
 di Francesco Angileri, Francesco Timo

11° classificato
Dragomuro
 di Ruggero Perenzin, Francesco Tonon, Marcello Sponza
Soaring Skies
 di Aaron Kempkes

13° classificato
Up & Down
 di Marco Rava, Simona Greco

14° classificato
Borgopietra
 di Guglielmo Cok

15° classificato
Building Up
 di Pietro Gabrielli
Puzzle World di David Spada

17° classificato
Blood & Glory
 di Maria Chiara Bagli
Pond Salad di Richard De Rijk

19° classificato
Aiutanti di Noè
 di Giorgio Galbusera

20° classificato
Crazy West
 di Maurizio Buso, Fabrizio Tronchin

21° classificato
Frutta e Verdura
 dei Cielo D’Oro

22° classificato
Crazy Worms
 di Fabrizio Tronchin, Maurizio Buso

23° classificato
La Forgia dei Nani
 di Francesco Frittelli

24° classificato
Dice Cream
 di Gabriele Rolandini

CONCLUSA LA FASE DI SELEZIONE

La giuria di selezione ha concluso l’enorme lavoro di playtesting e valutazione di tutti i 238 prototipi partecipanti.
Sono stati selezionati 24 giochi finalisti, molti dei quali hanno richiesto un lavoro di sviluppo da parte degli autori, suggerito dalla giuria per perfezionarli e renderli più pronti per la presentazione alla giuria finale.
Nella settimana dall’11 al 16 settembre la giuria internazionale, composta da più di venti redattori delle principali case editrici mondiali, arriverà a Venezia per testarli, valutarli ed esprimere il verdetto finale durante la cerimonia di premiazione di sabato 16 settembre.
Un lavoro molto intenso ma anche bellissimo, dove redattori di case editrici diverse (teoricamente concorrenti) si divertiranno qui a giocare insieme, uniti da una passione comune, in questa full-immersion ludica.

CERIMONIA DI PREMIAZIONE
sabato 16 settembre 2023

Sala San Leonardo, Calle de la Chiesa, 1584 – Venezia

Programma

10:00 – 13:00

Mostra dei giochi finalisti, dei progetti speciali, e altri giochi degni di nota (aperta a tutti)

13:30

Premiazione del concorso Fotonica in Gioco, organizzato dal CNR-IFN.
Saranno premiate le tre classi degli istituti secondari di secondo grado che hanno realizzato i migliori giochi da tavolo originali a tema scientifico.

14:15

Cerimonia di premiazione (aperta solamente a giurati, autori finalisti, ospiti speciali e staff):

  • Assegnazione Premi speciali
  • Annuncio risultati e vincitori Premio Archimede 2023
  • Festeggiamenti

Nota: sfortunatamente, causa limitazioni comunicateci dal Comune di Venezia riguardo la capienza della sala, solo gli autori finalisti (anziché tutti gli autori) potranno assistere alla cerimonia di premiazione.

18:30

Chiusura Sala San Leonardo

DEFINITIVAMENTE CHIUSE LE ISCRIZIONI
AL PREMIO ARCHIMEDE 2023

 

238

I PROTOTIPI ARRIVATI
un nuovo incredibile record!

Il PREMIO ARCHIMEDE 2023, bandito da studiogiochi, ha per tema l’ideazione di giochi da tavolo inediti.

Il Premio, dedicato al grande Alex Randolph che ne è stato presidente per le prime 7 edizioni, ha finora consentito a più di 50 autori di coronare il sogno di vedere pubblicato il proprio gioco. La partecipazione (singola o di gruppo) è aperta a tutti, senza limiti di residenza o di età. I giochi partecipanti dovranno essere spediti entro il 31 marzo 2023.

La cerimonia finale si svolgerà indicativamente a metà settembre 2023 a Venezia grazie alla collaborazione della Città di Venezia nel quadro di un più ampio contesto di iniziative per la diffusione della cultura ludica, anche quale efficace mezzo di prevenzione della dilagante azzardopatia.

Grazie al supporto degli editori, sarà corrisposto ai vincitori un anticipo complessivo di 3.500 euro sulle future royalties maturate dalla pubblicazione dei loro giochi.

Oltre al Premio Archimede, la giuria assegnerà altri riconoscimenti, trofei e premi di categoria quali:

  • Menzione Speciale Sebastiano Izzo al gioco che più sarebbe piaciuto a Sebastiano Izzo, indimenticato “compagno di giochi” che amiamo ricordare a ogni edizione.
  • Trofeo Cartamundi per il miglior gioco di carte. Grazie al supporto di Cartamundi, sarà corrisposto un anticipo di 500 euro sulle future royalties.
  • Trofeo Scienza in Gioco per il miglior gioco a tema scientifico di carattere didattico e divulgativo, assegnato dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IFN – CNR).
  • Trofeo SAZ Italia per il gioco che ha avuto il miglior sviluppo, migliorando maggiormente rispetto alla prima versione iscritta. Al vincitore l’iscrizione gratuita per un giorno a IdeaG nazionale.

Il Musée Suisse du Jeu organizzerà un’esposizione con i giochi finalisti e i vincitori dei trofei speciali.
Il Premio Archimede è riconosciuto dalla SAZ (Spiele- Autoren-Zunft, l’associazione internazionale degli autori di giochi), dalla UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) e da GioNa (Associazione Nazionale delle Città in Gioco) per il suo valore socio-culturale e di aggregazione e inclusione; si tratta infatti di un’attività a carattere ludico-ricreativo e di promozione del diritto al gioco, per tutti e per tutte le età.

Scaricate il bando del Premio Archimede 2023 dal menu Download, in alto a sinistra.

PIÙ GIOCHI, MIGLIORI E PRONTI DA TESTARE!

Quest’anno il Premio Archimede avrà una struttura tutta nuova, volta ad aumentare la qualità e il numero di giochi ammessi alla finale, incrementando le loro probabilità di pubblicazione:

Il processo di selezione e sviluppo. La giuria di selezione proverà e valuterà, alla ricezione di ogni prototipo, la potenzialità del gioco. La giuria – e qui sta la novità – contatterà fin da subito gli autori dei giochi più interessanti per suggerire, ove fosse necessario, i miglioramenti utili al perfezionamento del gioco. Gli autori contattati potranno provare a mettere in pratica i suggerimenti della giuria, premurandosi di inviare eventuali versioni aggiornate dei loro giochi, che verranno così rivalutati.
In questo modo potranno aspirare alla finale anche giochi con un buon potenziale, ma che in passato non avrebbero raggiunto questo traguardo in quanto bisognosi di ulteriore sviluppo. I giochi che dopo questo processo avranno raggiunto un livello di qualità ritenuto soddisfacente, saranno ammessi tra i finalisti.

Tempistiche di sviluppo. Il perfezionamento dei prototipi può richiedere molto tempo, suggeriamo quindi agli autori di iscrivere e inviare i loro giochi il più presto possibile: prima arriva il prototipo, più tempo c’è per portare a compimento il suo sviluppo.

La finale. A Venezia, durante la settimana precedente l’assegnazione del premio, tutti i giochi finalisti (quanto più numerosi possibile) saranno provati, riprovati e votati dalla giuria finale, composta dai redattori di molte delle maggiori case editrici del mondo. Nel corso della cerimonia finale verranno infine proclamati i vincitori del Premio Archimede 2023 e dei premi collaterali.

La pubblicazione. Con questo sistema i giochi che accederanno alla finale avranno un’altissima probabilità di essere pubblicati e trovare quindi la via della commercializzazione. Per favorire e velocizzare le scelte dei vari editori verrà anche chiesto agli autori dei giochi finalisti di inviare più copie del loro prototipo.

CNR-IFN organizzerà la quarta edizione del concorso FOTONICA IN GIOCO. Il concorso è rivolto a tutti gli studenti degli istituti secondari di secondo grado italiani e ha come scopo la realizzazione di un gioco da tavolo originale con carattere didattico o divulgativo (www.fotonicaingioco.it). La cerimonia di premiazione avverrà contestualmente a quella del Premio Archimede e vedrà la partecipazione delle classi che avranno realizzato i tre migliori progetti.

Il progetto Matematica in gioco è un percorso di alternanza scuola-lavoro organizzato dal Laboratorio Popmat e dal Fablab dell’Università di Trento in cui dei giochi ideati da studenti di Matematica verranno analizzati, perfezionati e fisicamente realizzati da un team di studenti del triennio di scuole superiori di diversi indirizzi. Tra i giochi sviluppati in questo contesto, ne verrà selezionato uno per la partecipazione al Premio Archimede.

Al Premio Archimede 2023 partecipa anche una selezione dei giochi della bellissima mostra The Game – Il ruolo di Emergency, che si è tenuta nella sede di Venezia di EMERGENCY, di cui è responsabile Mara Rumiz; i giochi sono stati realizzati dagli studenti del Laboratorio di Design della Comunicazione 3 del Corso di Laurea Magistrale in Design della Comunicazione dello IUAV, condotto da Paola Fortuna e Luciano Perondi. Siamo felici di questa nuova collaborazione, che testimonia del sempre più riconosciuto valore culturale e sociale del Gioco.

GIOCHI FINALISTI

Ecco, in rigoroso ordine alfabetico, i 24 giochi finalisti selezionati dalla giuria preliminare, dopo mesi e mesi di duro e attento lavoro, che accederanno alla fase successiva del Premio Archimede 2023. Segnaliamo in particolare la presenza tra i finalisti di uno dei giochi della mostra “The Game – Il ruolo di Emergency”.

Guarda la  mostra virtuale con le foto dei giochi arrivati in finale >

Giochi Autori
Adiós Amigos! Italy Matteo Cimenti, Chiara Zanchetta, Carlo Rigon
Aiutanti di Noè Italy Giorgio Galbusera
Blood & Glory Italy Maria Chiara Bagli
Borgopietra Italy Guglielmo Cok
Building Up Italy Pietro Gabrielli
Covens Spain Félix Bernat Julián
Crazy West Italy Maurizio Buso, Fabrizio Tronchin
Crazy Worms Italy Fabrizio Tronchin, Maurizio Buso
Croak a Lot Italy Carlo Sgattoni
Dice Cream Italy Gabriele Rolandini
Dragomuro Italy Ruggero Perenzin, Francesco Tonon, Marcello Sponza
Frutta e Verdura Italy Cielo D’Oro
Garden Time Italy Filippo Landini
Ikebana Italy Francesco Testini
La Forgia dei Nani Italy Francesco Frittelli
Le Botteghe di Firenze Italy Alessandro Cuneo
Let’s Wall Italy Francesco Angileri, Francesco Timo
Pond Salad Netherlands Richard De Rijk
Puzzle World Italy David Spada
Rex Cracoviae Italy Cielo D’Oro
Soaring Skies United States of America Aaron Kempkes
Una Giornata Sfortunata Italy Cielo D’Oro
Up & Down Italy Marco Rava, Simona Greco
Wunderkammer Italy Andrea Martini, Lorenzo Martini, Alessandro Zappi

MOSTRA FOTOGRAFICA DEI PROTOTIPI FINALISTI

Ecco le foto dei 24 prototipi finalisti del Premio Archimede 2023, giochi di ottimo livello che saranno sottoposti alla giuria internazionale composta da più di venti redattori delle principali case editrici mondiali, che arriverà a Venezia per testarli, valutarli ed esprimere il verdetto finale durante la cerimonia di premiazione di sabato 16 settembre.

GIURIA

Saranno operative due giurie separate. Nel corso della prima fase della competizione interviene esclusivamente la giuria di selezione, al momento composta da:

Leo Colovini (presidente)

Nato a Venezia nel 1964, Leo Colovini inizia la propria storia ludica intorno all’età di 12 anni quando conosce Alex Randolph, giocando a scacchi in un circolo di Venezia. Da sempre appassionato di giochi, rimane letteralmente affascinato dal “Maestro”, tanto da divenire uno dei più assidui frequentatori del suo studio. Partecipa con passione ai test dei giochi e non perde occasione per sottoporre al giudizio di Alex qualche idea ingenua e strampalata. Con il passare del tempo, le idee iniziano ad affinarsi e Leo riesce finalmente a presentare al severo giudizio di Alex un meccanismo di gioco interessante, che però, nonostante vari interventi di Alex, non riesce a far pubblicare. Passa un anno e la coppia elabora Drachenfels, il suo primo gioco che verrà pubblicato (Schmidt Spiele). Due anni dopo (1988), sempre in collaborazione e sotto l’egida del Maestro nasce Inkognito, pubblicato da MB, che diviene un grande successo (entra nella lista dello Spiel des Jahres, vincendo il Sonderpreis – premio speciale della critica).  Un paio d’anni dopo viene pubblicato il primo gioco di Colovini come unico autore, Die Magische Sieben (Piatnik). Nel 1993 firma, insieme con Dario De Toffoli, Marco Maggi e Francesco Nepitello, il Gioco di Ruolo Lex Arcana (Dal Negro). Nel 1993 trova finalmente il coraggio di lasciare l’impiego in banca per occuparsi  di giochi a tempo pieno. Nel 1994 esce Die Oster Insel (Blatz Spiele), entrato anche questo nella lista dello Spiel des Jahres. Negli anni che seguono, la collaborazione con Dario De Toffoli diventa più stretta, fino a diventare l’avventura di Venice Connection, fondata insieme con il Maestro Alex. Negli anni successivi, oltre a conseguire la laurea in storia con una tesi-gioco su Carlo Magno, molti suoi giochi vengono pubblicati: Carolus Magnus nel 2000 e Clans nel 2003 (Winning Moves) sfiorano la vittoria delle Spiel del Jahres giungendo nella terna dei tre nominati. Con il gioco Leo muss zum Friseur vince il Deutscher Kinderspiele Preis 2016, sfiora la vittoria del Kinderspiel des Jahres 2016 (essendo tra i tre nominati) e vince lo Spiele Hit für Kinder 2016.

Giuseppe Baggio

Uno dei migliori giocatori italiani di Shogi, grande estimatore dei giochi creati da Alex Randolph, Giuseppe Baggio è un appassionato di giochi astratti su tavoliere, ma accorre subito se c’è da provare qualche nuovo gioco, di qualsiasi tipo sia.
Insomma, giocare gli piace e per questo è diventato uno dei più attivi giurati del Premio Archimede.
Con studiogiochi ha collaborato alla stesura dei capitoli sullo Shogi (scacchi giapponesi) e sugli Scacchi eterodossi ne Il grande libro degli scacchi e alla revisione di numerose voci dell’Enciclopedia dei giochi di Giampaolo Dossena.

Federico Colovini

Figlio di Leo Colovini, play-tester, sviluppatore, redattore, traduttore e ora anche autore: non c’è che l’imbarazzo della scelta! Chissà se gli rimarrà tempo per coltivare le sue altre grandi passioni… fare il Mastro Birraio, l’Egittologo o magari rifugiarsi in un bel LARP di quelli tosti?

Piero Modolo

Nato nel 1991, è appassionato di tutti i tipi giochi (dai giochi da tavolo ai videogiochi) ma, in particolare, dei giochi di carte collezionabili (prima Yu-Gi-Oh!, ora Gwent online è diventato il suo gioco preferito).
Laureato in filosofia a Venezia, dopo la positiva esperienza di Archimede 2016 è entrato di diritto come membro fisso nella giuria di preselezione del Premio, con il compito di fare da tramite tra i giochi (e gli autori) e i giurati italiani e internazionali.
È in prima linea nel testare nuovi giochi e lavora ai vari progetti dello studio.

Dario Zaccariotto

Nasce a Dolo (VE) nel 1968 e trascorre un’infanzia giocosa.
Nei primi anni ottanta entra in contatto con il mitico MultigiocoClub di Mestre e ne diventa subito “la mascotte”, essendo il più giovane del gruppo. Per tutti diventa Darietto, per non confonderlo col suo omonimo “Darione” De Toffoli; da quando è padre, molti lo chiamano Zack ma qualche nostagico persevera con il “classico” primo soprannome.
Il contatto con De Toffoli diventa stabile e un po’ alla volta comincia a collaborare con studiogiochi: dirige tornei, sviluppa giochi da tavolo e produce rompicapo e altri giochi per riviste.
Il vero salto lo fa quando in occasione di varie edizioni del Festival Italiano dei Giochi  diventa responsabile di alcune sezioni: in quel momento “Darietto” capisce davvero cosa vuol fare da grande e presto ha l’occasione di attraversare il grande mare che separa il dire e il fare.
Il resto è attualità: scrive libri e collabora all’ideazione di giochi, ma soprattutto trova gioia nel proporre a molte persone rompicapo, specialmente quelli logici e numerici.
Poi un giorno lascia di stucco tutti quelli che lo credono un freddo calcolatore vincendo un concorso internazionale di poesia (www.centrostudivignola.it), con la prima e l’ultima composizione che abbia mai scritto.

La giuria giudicherà i giochi tenendo conto delle seguenti caratteristiche, in ordine di importanza:

  • Pubblicabilità, ovvero la possibilità che il gioco possa essere preso in considerazione dagli editori
  • Originalità dei meccanismi di gioco
  • Giocabilità, equilibrio e funzionalità dei meccanismi
  • Divertimento
  • Funzionalità del prototipo e chiarezza delle regole

È da specificare che la qualità del prototipo e soprattutto delle regole pesano poco sulla valutazione complessiva del gioco, ma sono allo stesso tempo una condizione fondamentale per poter giocare il gioco e godere di tutte le altre caratteristiche.

La giuria finale è al momento composta da:

Dario De Toffoli - presidente (studiogiochi, Italia)

Nato a Venezia nel 1953, all’inizio degli anni Ottanta Dario De Toffoli incontra il Gioco e questo cambia la sua vita.
Gradatamente abbandona la professione di chimico e inizia a occuparsi di tutti gli aspetti, agonistici, tecnici e culturali che circondano il gioco.
Giochi di tavoliere, di carte, logici, di parole, matematici

Nel 1987 questo nuovo interesse sfocia nella nascita di studiogiochi.

Dario De Toffoli è:

  • fondatore di studiogiochi
  • giornalista free lance, scrittore e autore di giochi
  • Direttore dell’Archivio Italiano dei Giochi di Udine
  • Premio Speciale alla Carriera PLDA, Personalità ludica dell’anno 2007
  • Best of Show alla carriera, Lucca Comics and Games 2017
  • Pentamind World Champion 2002 e 2012

Hadi Barkat (Helvetiq, Svizzera)

Hadi è CEO e fondatore di Helvetiq, un editore internazionale di giochi e libri con sede in Svizzera. Progettista di giochi. Autore di libri. Appassionato di tennis. Tifoso di Roger Federer, Haruki Murakami e dei Boston Celtics.

Gonzalo Aguirre Bisi e Pierpaolo Paoletti (ThunderGryph, Spagna)

Gonzalo Aguirre Bisi è un appassionato giocatore oltre che game designer, professione che ha iniziato a svolgere nel 2007, cominciando come editore di video games.
Gonzalo è cresciuto tra l’Italia e il Perù per stabilirsi definitivamente a Roma, dove ha frequentato l’Università La Sapienza. Oggi vive tra Roma e Siviglia, altra città di cui si dichiara innamorato.
Dal 2014 lavora allo sviluppo di ThunderGryph, allo scopo di promuovere e pubblicare nuovi giochi da tavolo. A 5 anni dalla partenza la ThunderGryph conta già diciotto giochi pubblicati.

Pierpaolo Paoletti ha deciso di dedicarsi alla sua passione, lavorando nell’industria dei giochi da tavolo, dopo numerosi anni di esperienza nel campo della grafica.
Con opinioni ferme ma sempre espresse con gentilezza, Pier è il giocatore da tavolo più esperto all’interno del team di ThunderGryph, del quale è entrato a far parte nel 2018.
Le sue responsabilità principali si concentrano sullo sviluppo dei giochi, ma contribuisce attivamente alle modifiche strutturali per migliorare l’ergonomia dei giochi.
Inoltre, Pier si dedica alla progettazione e alla direzione artistica di alcuni dei titoli di ThunderGryph.

Luca Borsa (SAZ Italia, Italia)

Nato nel 1962. Ingegnere civile, autore di giochi da tavolo e portavoce di Saz Italia, l’associazione degli autori di giochi. La passione, maturata già in tenera età, per il mondo ludico si è tramutata nella sua vita professionale, che lo ha portato all’ ideazione di decine di giochi da tavolo pubblicati con case editrici italiane e internazionali con l’amico/socio Luca Bellini. Ha tenuto corsi di game design e workshop al Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Accademia di Brera e diversi istituti superiori.
Si occupa di divulgazione ludica attraverso il gioco per educatori, insegnanti e aziende. Ha ideato con la pedagogista Sara Evangelista il format “Vieni a giocare con me!?” rivolto a genitori/educatori, realizzando più di 50 serate tematiche in scuole materne, comuni, associazioni. È uno dei fondatori di “Blob Factory” Game Studio, un gruppo di game designer (Bellini – Lanzavecchia – Obert – Borsa) che si occupa di gamification e giochi promozionali per aziende. Ha collaborato alla stesura del “Piano Giochi “ per un comune della Brianza, strumento che definisce gli obiettivi della città dal punto di vista ludico nei confronti dei suoi cittadini di ogni età. È stato speaker al TEDx Busto Arsizio con il talk “Una vita in gioco, fuori e dentro una scatola”, dove ha raccontato il mondo del gioco e le sue esperienze in ambito ludico.

Bernd e Moritz Brunnhofer (Hans im Glück, Germania)

Bernd Brunnhofer è nato nel 1946 vicino a Graz in Austria. Approda in Germania negli anni 60, studia sociologia e diventa professore universitario. Ha fondato la Hans im Glück nel 1983 assieme a Karl-Heinz Schmiel, quando pubblicarono il piccolo gioco Dodge City. I primi giochi non furono successi. Poi nel 1991 arrivò il gioco Drunter und Drüber di Klaus Teuber. Fu il primo gioco tedesco dell’anno prodotto da una compagnia piccola. Nel 1994 arrivò Manhattan di Andreas Seyfarth e nel 1996 El Grande di Wolfgang Kramer e Richard Ulrich, che furono dei successi. Nel 2001 il successo mondiale di Carcassonne di Klaus-Jürgen Wrede diede una visibilità internazionale all’azienda. In particolare le rifiniture nei dettagli grafici del gioco da parte di Bernd Brunnhofer vi hanno conferito il noto successo. Con Thurn und Taxis di Andreas Seyfarth nel 2006 e Dominion di Donald Vaccarino nel 2009 Hans im Glück ha vinto altri due premi in Germania. Bernd Brunnhofer è anche un importante autore di giochi. Le sue creazioni, come Sankt Petersburg e Stone Age sono ben note ai giocatori di giochi da tavolo. E chissà, forse sta lavorando al suo prossimo successo…
Moritz è il “figlio d’arte” di Bernd, ha man mano affiancato il padre, occupandosi in particolare del brand Carcassonne. Ora è lui il principale responsabile della prestigiosa Hans im Glück, che continua a mietere successi e a vincere premi come nessun altro al mondo.

Stefano De Carolis (Giochi Uniti, Italia)

Cresciuto letteralmente fra i giochi, essendo suo padre uno dei più grandi collezionisti di giochi da tavolo al mondo, la carriera di Stefano nel settore ludico era praticamente scontata. È infatti strategic planner per Giochi Uniti, importante distributore ed editore internazionale. Ma non sorprendetevi se al tavolo con lui come avversario subirete la sua dialettica: Stefano è anche specializzato in Relazioni Internazionali e fa della diplomazia ben più del suo passatempo. Convincerlo della bontà dei propri giochi non è facile: lavorando per l’azienda che pubblica in Italia I Coloni di Catan e Carcassonne, ci vorrà qualcosa di davvero speciale per fargli alzare il sopracciglio!

Erik de Jong & Bert Calis (999 Games, Paesi Bassi)

Nato nel 1984, Erik de Jong è appassionato di tutti i tipi di giochi da tavolo competitivi. È cresciuto con i giochi da tavolo, dato che suo padre ha lavorato nel settore dei giochi (Jumbo) per tutta la vita. Dopo essersi laureato in Leisure Management, è entrato a far parte di 999 Games nel 2007, dove ha lavorato a stretto contatto con Michael Bruinsma in vari ruoli. Attualmente è comproprietario e responsabile della gestione operativa di 999 Games.

Luigi De Luca Cuccia & Gianluca Torrente (Creative Jam, Italia)

Luigi De Luca Cuccia si avvicina al mondo del gioco nei primi anni novanta partecipando a numerose realtà ludiche, pubblica il suo primo gioco di ruolo multigenere nel 1999 e comincia a suonare musica folk, nel frattempo studia fisica e si trasferisce nella capitale. Dopo una parentesi nelle colline toscane a cui rimane particolarmente legato, torna a Roma e apre uno studio di sviluppo software.
Dal 2016 rientra nel mondo dell’intrattenimento seguendo la nascita delle Escape Room Italiane e finalmente con alcuni amici apre Creative Jam, una casa editrice di Giochi da tavolo, Giochi di Ruolo e Giochi Intelligenti nel 2022.
Attualmente Creative Jam ha iniziato a produrre i suoi primi giochi cercando di utilizzare le esperienze passate dei membri sfruttando un connubio di Giochi Logici, Escape Room e Supporti Digitali.

François Décamp (Asmodée, Francia)

È stato con AD&D, Call of Cthulhu e Zargo’s Lords che François ha scoperto per la prima volta i moderni giochi da tavolo nei primi anni ’80.
Mentre studiava scienze politiche, ha iniziato a lavorare in un negozio Jeux Descartes a Parigi nel 1987 (come lavoro da studente), e da allora non ha più lasciato il mondo dei giochi.
Ha iniziato come venditore, poi è diventato gestore di un negozio di giochi (ha ancora un negozio a Bordeaux). Ha anche lavorato come autore per Casus Belli e, per alcuni anni, come membro della giuria di Cannes As d’Or.
Ha poi lavorato per Tric Trac dal 2018 al 2022, dove ha partecipato in particolare a video tematici e, soprattutto, al Tric Trac Show, un grande talk show settimanale dedicato ai giochi da tavolo e alle persone che li creano.
All’inizio del 2023, è entrato a far parte del gruppo Asmodée come sourcing manager per Lab4games (Days of Wonder, Libellud, Repos Production e Space Cowboys).

Miriam Donda e Alessandro Montingelli (Amigo, Germania)

Miriam ha riscoperto la sua passione per i giochi da tavolo mentre studiava ecologia (biologia). Ha quindi lavorato anche nelle vendite e come consulente per giochi da tavolo di tutti i tipi. Ma per lei non era sufficiente vendere grandi giochi, voleva entrare in modo più approfondito nello sviluppo dei giochi. Per farlo, ha sbirciato dietro le quinte di Moses e Ravensburger.
Dal 2019, le è stato permesso di combinare le sue marachelle nella redazione di Amigo.

Alessandro Montingelli, nato a Milano nel 1997, è un appassionato di giochi fin da piccolo. Si è laureato a Milano e a Berlino in Design del Prodotto e Innovation Design Management, sempre con specializzazione in Game Design e Game Development. Ha presentato il suo primo gioco alla Maker Faire a Roma nel 2018 e ha fatto le sue prime esperienze di Game Development alla Ravensburger. Oggi fa parte della redazione alla Amigo.

Thorsten Gimmler (Ravensburger, Germania)

Thorsten Gimmler ha studiato ingegneria elettrica dopo la scuola. Durante gli studi, la sua passione per i giochi, che aveva già durante l’infanzia, si riaccese. Ha pubblicato recensioni di giochi sui quotidiani e poi ha iniziato a sviluppare giochi da solo, 13 sono stati pubblicati da vari editori. Dopo la laurea, ha sviluppato luci prima di trasformare il suo hobby in una professione e lavorare come Product Manager presso Schmidt Spiele per 15 anni. Dal 2020 lavora come Inventor Relation Manager presso Ravensburger, dove è responsabile del contatto con gli autori e della ricerca di nuovi giochi e dell’ulteriore sviluppo di nuove idee.

Hermann Hutter (Huch! & friends, Germania)

Hermann Hutter ha fondato la Hutter Trade nel 2004 e da allora la compagnia si è affermata diventando parte integrante del mondo ludico. Con la sua casa editrice HUCH! e innovativi giochi didattici e per il tempo libero, vivaci party games e giochi strategici di diversi partner editoriali di altri Paesi, Hutter Trade ha creato il proprio profilo distintivo.
Pubblicare nuovi giochi è la grande passione di Hermann. Il successo della compagnia è comprovato da numerosi premi, come il “Toy Award 2008”, il “Kinderspiel des Jahres 2007” e il “Deutsches Spielepreis 2006”. Guidata dalla passione per il gioco, la creatività, il design e un interesse per le ultime tendenze, HUCH! si impegna da sempre a creare giochi innovativi che puntano a divertire a lungo. Hermann Hutter è anche un retailer di grande esperienza che gestisce con successo numerosi negozi.

Kevin Kichan Kim (Mandoo Games, Corea)

Kevin Kichan Kim è nato nel 1976 a Seoul. Durante gli studi universitari in robotica, è rimasto affascinato dai giochi da tavolo. Nel 2002 ha aperto un Boardgame cafè a Seoul, espandendosi fino a realizzarne ben 16 sparsi in Corea. In seguito ha cominciato a sviluppare giochi personalmente, ha fondato la Korean Association of Boardgame Industry e il Korea Boardgame Con. Nel 2010 è entrato a far parte della Korea Boardgames come capo dello sviluppo della produzione. Alla KBG, ha diretto la localizzazione di circa 150 giochi, tra i quali Coconuts, Abraca…What? e altri. Ha lasciato la KBG nel 2015 ed è entrato in Happy Baobab come VP, aiutando piccoli editori asiatici a sviluppare i loro prodotti e a trovare distributori in occidente. Dalla primavera 2017 dirige la casa editrice Mandoo Games come CEO, con la missione di portare alla luce bei giochi con magnifica grafica.

Simone Luciani (Cranio Creations, Italia)

Nato nel 1977, Simone Luciani muove i passi all’interno del mondo ludico prima come giocatore, poi come autore dilettante. Partecipa più volte al premio Archimede fino a vincere il premio per il miglior gioco di carte con Portobello Road, che sarà il suo primo gioco pubblicato da Piatnik come Frutti di mare. Dopo qualche altra pubblicazione, arriva a vincere il premio archimede con Marco Polo, che poi verrà pubblicato da Hans im Glück e vincerà il Deutscher Spiele Preis.
Dal 2013 comincia a collaborare con l’editore milanese Cranio Creations, per cui oggi riveste il ruolo di responsabile della selezione e sviluppo dei giochi, oltre che di autore e sviluppatore. Nel 2016 lascia il lavoro di educatore, che ha svolto per 15 anni, per dedicarsi completamente alla creazione di giochi.

Wolfgang Lüdtke (Kosmos, Germania)

Wolfgang diventa appassionato di giochi cominciando a recensirli e collezionarli. Ma quando Peter Neugebauer gli presenta l’inventore di giochi Klaus Teuber e sua moglie Claudia (circa 30 anni fa), dall’incontro nasce una speciale amicizia, e da quel momento Wolfgang diventa membro attivo nelle prime fasi dello sviluppo di nuovi giochi.
La sua carriera come editore comincia quando entra nella nuova azienda TM-Spiele GmbH, la quale comincia molto presto a concentrarsi sull’attività di consulenza per altre case editrici di giochi.
Ha modificato e sistemato giochi pubblicati sotto i marchi Goldsieber e KOSMOS fino al 2013.
Wolfgang ritiene che uno dei suoi punti di forza principali sia l’abilità di riconoscere in un prototipo le potenzialità di diventare un buon gioco. Ora, come editor alla KOSMOS, continua a prendersi cura dei giochi per famiglie e per adulti, e a essere coinvolto nelle prime fasi dello sviluppo dei giochi.

Conor McGoey (Inside Up Games, Canada)

Fonda la Inside Up Games nel 2016 lanciando il suo gioco di successo “Summer: The Board Game”. Da allora il catalogo è cresciuto, includendo alcuni titoli ideati da Conor e altri di designer esterni (Block and Key, Earth, Draft & Write Records). Non vede l’ora di partecipare al Premio Archimede, alla ricerca del prossimo grande gioco!

Umberto Rosin (Tana dei Goblin, Italia)

Presidente e co-fondatore dell’Associazione La Tana dei Goblin Venezia, si dedica all’organizzazione di eventi ludici, convention e tornei, partecipando alle più importanti kermesse internazionali del mondo del gioco. Con un dottorato di ricerca ha tenuto diverse conferenze sul gioco (Lucca, Ferrara, Venezia). Preferisce giochi in stile euro-games (o German games) ma la sua esperienza si estende ai giochi di carte tradizionali e collezionabili, giochi di ruolo, wargames, party games fino ai classici di sempre.

Michal Šmíd (Albi, Repubblica Ceca)

Michal lavora nel settore dei giochi dal 2007 e attualmente ricopre la posizione di sviluppatore capo presso la società ceca Albi.
Albi Publishing ha ottenuto vari riconoscimenti attraverso il gioco Karak e ora rilascia diversi giochi ogni anno, concentrandosi maggiormente su titoli per famiglie e orientati al divertimento. In qualità di sviluppatore, il suo lavoro più recente è stato il gioco The Two Heirs, che ha raccolto notevoli elogi dai recensori di Dice Tower.
Michal apprezza i design di gioco semplici e diretti che offrono comunque ampie possibilità di gioco.

Dieter & Severin Strehl (Piatnik, Austria)

Pronipotedel fondatore della Piatnik, lavora presso l’azienda dal 1983. È Amministratore Delegato dall’aprile 1995.

Jay Tummelson (Rio Grande Games, USA)

Laureatosi all’Università dell’Illinois, inizia a lavorare nel campo dell’elaborazione dati a 19 anni. Compiuti i 50 anni decide di seguire la sua passione per i giochi, iniziata sin dall’infanzia, e lascia il settore dell’informatica per andare a lavorare per Mayfair Games. Dopo due anni fonda Rio Grande Games, con cui inizia a pubblicare giochi in proprio (inclusa la collaborazione con altri editori per pubblicare giochi nella loro lingua) e collabora con case editrici straniere per pubblicare i loro giochi in inglese. Dal 1998 Rio Grande Games ha prodotto più di 750 giochi, alcuni dei quali hanno vinto dei premi, tra cui Dominion, che ha vinto lo Spiel des Jahres nel 2009. Oltre a Dominione e alle sue numerose espansioni, i loro giochi più noti sono Race for the Galaxy, Roll for the Galaxy, Tikal, Bohnanza, Friday, Power Grid, Concordia, Puerto Rico, Torres, ColorettoRicochet Robots, Carcassonne e Lost Cities. Recentemente ha iniziato a supportare nuovi designer partecipando a concorsi di game design, come il Premio Archimede, per poi pubblicare i loro giochi.

Matthias Wagner (Pegasus, Germania)

Matthias ha (ri)scoperto il suo amore per i giochi da tavolo durante il periodo universitario. Dopo la laurea in psicologia, ha lavorato presso AbacusSpiele come redattore e product manager per quasi 10 anni. Dopo un breve periodo presso Heidelbär Games, nell’estate 2021 è entrato a far parte del team Pegasus Spiele. Gli piacciono i giochi eleganti con regole chiare, che creano un’esperienza di gioco più profonda di quanto ci si aspetterebbe a prima vista.

Tobias Weierstraß (Moses, Germania)

Tobias gioca da tutta la vita. Ma è stata la sua prima visita a una fiera dei giochi da tavolo che ha segnato l’inizio della sua passione per questa industria. Quel che ama di più sono i giochi che hanno un vero impatto sul gruppo di giocatori, che si tratti di una speciale combinazione nel modo di comunicare e collaborare tra loro, o della pianificazione di una cospirazione segreta. Lavorare come editor di giochi significa addentrarsi proprio in queste entusiasmanti esperienze di gruppo.

Entrambe le giurie si avvarranno della collaborazione e consulenza di altri selezionati playtester.

Giurati 2021

GIURIA

LA GIURIA TESTA I GIOCHI

MOSTRA

VOTAZIONI

CERIMONIA E PREMIAZIONI

STAFF

GITA IN BARCA

CENA FINALE

RINGRAZIAMENTI

Abbiamo ricevuto numerosi apprezzamenti per il lavoro svolto, sia da parte degli autori che da parte dei giurati-editori e ne siamo orgogliosi.
Fra tutti, ci hanno commosso i bigliettini che ci ha mandato la fantastica famiglia di Conor McGoey (Inside Up Games); è stato un grande piacere giocare anche con la moglie Dominique e i figli Kilianne (13), Caleb (12) e Dahlia (10).

INTERVISTE

Alcune interviste realizzate da Dario De Toffoli durante il Premio Archimede 2023:
Mara Rumiz (Emergency Venezia), Luca Borsa (SAZ Italia), Fabio Chiarello (CNR – IFN), Agnese Del Zozzo (Università di Trento), Furio Honsell, Francesca Ercoli (Spielwarenmesse).

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